Roger Waters: il fondatore dei Pink Floyd compie 73 anni


Compie oggi 73 anni il fondatore, cantante e bassista dei Pink Floyd: Roger Waters. In molti sostengono che sia un genio, sia per i suoi testi introspettivi, sia per la grandezza delle sue composizioni che hanno fatto dei Pink Floyd una delle più grandi rock band di ogni tempo. Insieme a Syd Barrett, Nick Mason e Richard Wright ha iniziato una carriera musicale unica e irripetibile mettendo al servizio della band anche la sua tenacia e voglia di successo. All’inizio il leader Syd Barrett è stata la forza trainante di un gruppo già innovativo dal primo album, ‘The Piper at the gates of dawn’ (1967), considerato dai critici una pietra miliare. Tuttavia, l’uso di droghe e acidi portarono il ‘diamante pazzo’ Barrett all’abbandono del gruppo sostituito dal chitarrista, amico di infanzia, David Gilmour. Waters prese così le redini del gruppo cominciando a scrivere i testi e affinando le sue capacità compositive. I 4 Floyd iniziarono così un percorso che portò la band al successo planetario con ‘The Dark Side Of The Moon’ (1973), il concept album più famoso della storia del rock.

I testi dell’artista sono introspettivi, ricchi di metafore e dove è sempre presente l’ossessione della guerra e di un padre che non ha mai conosciuto morto nel 1944 durante lo sbarco degli alleati ad Anzio nella seconda guerra mondiale. La sofferenza per l’assenza della figura paterna lo accompagna sempre e Waters la raffigura anche quale parte dei ‘mattoni’ della costruzione del suo muro, ‘The Wall’ (1979). Tutto ciò, unitamente alla sua ipersensibilità e ad un atteggiamento tendenzialmente paranoico, lo ha portato anche chiudersi nella torre d’avorio della sua arte, rifiutando sempre di più il pubblico man mano che cresceva la notorietà dei Pink Floyd. Famoso è infatti l’episodio che lo vide protagonista il 6 luglio 1977 a Montreal: durante un concerto, l’ultimo della tournée mondiale ‘In the Flesh’, dopo l’album Animals (1977), i fan continuavano a far chiasso ed urlare, impedendo al gruppo di esibirsi; al culmine della rabbia, Roger sputò in faccia ad uno spettatore che continuava a spintonare le transenne. Questo episodio fu traumatico per Roger e da qui nacque l’idea per il concept di The Wall che avrebbe portato la band ad erigere un vero muro tra sè e il pubblico durante i concerti del tour successivo all’album.

The Wall è forse l’opera principale scritta da Waters nel momento di massima leadership nel gruppo. Si tratta di un’opera rock incentrata sulla storia di un personaggio fittizio: una rockstar di nome Pink che, a causa di una serie di traumi psicologici, arriva a costruirsi un ‘muro’ mentale attorno ai propri sentimenti dietro al quale si isola: i disagi, soprattutto infantili, che portano Pink a questa scelta drammatica sono la morte del padre verso la fine della seconda guerra mondiale, la madre iperprotettiva, gli insegnanti scolastici eccessivamente autoritari ed avvezzi alle punizioni corporali e il difficile rapporto con la moglie e le donne in generale.

L’album segnò anche la rovina della formazione classica dei Pink Floyd. Infatti il tastierista Richard Wright fu licenziato da Waters durante la registrazione dell’album e fu assunto come turnista nel grandioso tour mondiale successivo. Dopo l’uscita di ‘The Final Cut’ (1983) Roger Waters abbandonò i Pink Floyd nel 1985 per proseguire la sua carriera da solista. I litigi con gli altri membri della band furono definitivamente sepolti nel 2005 con l’ultima esibizione dei Pink Floyd per il Live 8. Durante l’intro del brano ‘Wish you were here’ Roger ha ricordato Syd Barrett, fantasma sempre presente dopo l’uscita dalla band e che ha ispirato molte delle composizioni, in particolare l’album successivo a Dark Side of the moon in cui il tema dell’assenza è il filo conduttore.

Attualmente vive negli USA ed è un musicista impegnato, pacifista convinto, politicamente grande oppositore di George Bush prima e Donald Trump ora. Dopo aver riscosso un successo planetario con il tour di ‘The Wall’ (dal 2010 al 2013), Waters ha in programma una serie di concerti in Messico e USA e un nuovo album.

 

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