Peaches: l’artista canadese arriva in Italia a novembre


La musicista-videomaker-producer Peaches, autrice di alcuni tra i brani più sovversivi sui temi di corpo e identità sessuale degli ultimi 20 anni, torna in Italia dopo una lunga attesa per un imperdibile live in cui presenterà l’ultimo lavoro RUB, pubblicato a fine 2015 via I U She Music.

Sono passati 6 anni dall’ultimo album di Peaches. Lontani dall’essere una pausa, questi 6 anni sono stati tra i più impegnativi e produttivi della carriera per l’artista canadese.

Dalle produzioni teatrali al suo debutto cinematografico al festival di Toronto sino alla pubblicazione del suo primo libro, Peaches ha esplorato in questi anni praticamente tutte le possibili strade artistiche. Arricchita da queste nuove esperienze, l’eccentrica artista ha sentito di nuovo il desiderio e la voglia di tornare in studio. Ne è emersa ricaricata e rinnovata con un nuovo lavoro “RUB”, il suo quinto album. Un avventuroso e audace passo sonoro, ultimo tassello di una rivoluzionaria conversazione musicale iniziata 15 anni fa.

“Dal 2000 ho pubblicato un album ogni anno, e poi l’ho portato in tour per i due anni successivi”, racconta Peaches. “Dopo 10 anni senza sosta, ho avuto bisogno di un cambiamento, di dedicarmi a nuovi progetti”. Così è nato lo spettacolo teatrale ‘Peaches Christ Superstar’, accolto con incredibile favore dalla critica.

Del resto sin dal suo acclamato esordio del 2000 “‘The Teaches of Peaches” l’artista è stata impegnata a oltrepassare le barriere e i confini tra musica elettronica, punk, hip hop e pop, guadagnandosi l’attenzione del mondo musicale, e cinematografico. Anche il seguito “Fatherfucker” che affrontava i temi di identità sessuale e politica gender è stato un album rivoluzionario, e così il suo successivo acclamato “Impeach my Bush” del 2006, urgente chiamata alla rivoluzione non solo musicale, a cui hanno collaborato artisti del calibro di Joan Jett, Josh Homme e Beth Ditto. Nel 2010 è stata la volta di “Peaches Does Herself” opera electro-rock che fonde gli elementi di tutti i suoi precedenti album, e che si trasforma in un film nel 2012 presentato al Toronto film festival e poi proiettato in più di 60 festival intorno al mondo.

In seguito Peaches si è unita al tour della “Yoko Ono’s Plastic Ono Band” e si è dedicata a collaborazioni con Major Lazer, Le Tigre, REM, e altri.

Tutto questo periodo è stato documentato splendidamente nel libro ‘What Else Is In The Teaches Of Peaches” una collezione di foto di Holger Talinski.

Ed è proprio alla fine di queste numerose esperienze che inizia RUB, nel 2014, quando Peaches decide di tornare nel suo garage-studio di Los Angeles, piena di entusiasmo e idee, per iniziare un anno intero di lavoro con il collaboratore di lunga data Vice Cooler.

Il nuovo album vede la collaborazione di Kim Gordon e Feist, ma è un album che esprime l’essenza di Peaches come mai prima, un album che si interroga sui temi del piacere, del potere e del dolore da un punto di vista femminista, con la sua oramai nota attitudine punk.

Un album in puro stile Peaches insomma, in cui anche la parte visual è stata curata con lo stesso spirito rivoluzionario dall’artista.

28 novembre 2016 – Milano – Magnolia

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