Annullata in Senato la proiezione del film-inchiesta anti-vaccini


Il documentario anti-vaccini non sarà proiettato in Senato. Dopo le precisazioni dell’Amministrazione e la moral suasion esercitata dal Presidente di Palazzo Madama, Pietro Grasso, il presidente del Gruppo GAL, al quale appartiene il Senatore Pepe, ha comunicato la revoca della richiesta di utilizzo della Sala Convegni di Piazza Capranica. Pertanto, l’iniziativa organizzata dal Senatore Pepe, con la proiezione di parti del film documentario VAXXED, non avrà più luogo.

Il discusso film-inchiesta contro i vaccini ‘Vaxxed: From Cover-Up to Catastrophe’, è stato diretto dall’ex medico Andrew Wakefield, radiato nel 1998 per aver pubblicato una ricerca che collegava i vaccini con l’autismo. L’iniziativa, promossa dal senatore Bartolomeo Pepe, eletto con il M5s e oggi del gruppo Gal, ha scatenato numerose polemiche, anche perché il film fu già in cartellone al Tribeca Film Festival, la prestigiosa kermesse organizzata da Robert De Niro, che dopo le critiche ricevute decise di annullare la proiezione. Nel dettaglio del documentario, si cerca la relazione tra le vaccinazioni e l’insorgere dell’autismo nei bambini. Nel 1998 Wakefield aveva pubblicato su The Lancet il contestatissimo studio sulla correlazione vaccini-autismo. Nel 2010 lo studio fu ufficialmente ritirato a causa di “violazioni etiche” e “scarsa comunicazione dei conflitti di interesse finanziari” del suo autore, che fu accusato di aver inventato di sana pianta le prove della correlazione con l’autismo, e fu radiato dall’ordine dei medici inglese. Numerosi studi clinici condotti successivamente hanno provato che non esiste alcun legame tra vaccini e autismo.

A far innestare la retromarcia ha contribuito una dura nota di Grasso: “Condivido pienamente il timore sui danni alla salute che potrebbero essere provocati da teorie improvvisate e respinte dalla comunità scientifica internazionale e, senza alcun intento censorio, proverò a convincere gli organizzatori a valutare i possibili rischi per i cittadini di campagne antiscientifiche e di disinformazione come questa. Ho sempre seguito i consigli del mio medico di famiglia, e invito i cittadini a fare altrettanto con fiducia”, ha scritto il presidente del Senato.

Dure le reazioni anche del ministro della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità. “La mia è una posizione di estrema contrarietà, così come c’è l’indignazione di tutta la comunità scientifica nazionale e internazionale intorno a ciò che è propagandato da questo documentario”, aveva commentato Beatrice Lorenzin. “Quando l’antiscelta ha lo stesso diritto di tribuna della scienza non è un tema di democrazia ma di disinformazione”.

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