“Solo nel 2016 i minori non accompagnati in Europa hanno raggiunto una cifra compresa tra i 100 e i 150 mila. In Italia ne sono arrivati oltre 26 mila; di questi più di 6mila sono letteralmente scomparsi, 10mila in tutta Europa. A fronte di questa vera e propria emergenza umanitaria l’Europa si sta dotando di strumenti essenziali per arginare questa deriva a partire dalle iniziative per i rifugiati come l’acceso all’Educazione per i minori e i Corridoi educativi per migranti”. Lo ha detto l’europarlamentare Silvia Costa a Bruxelles nella presentazione della Carta di San Gimignano, il progetto di uno Statuto Europeo di garanzia per i diritti dei Migranti Minorenni non Accompagnati messo a punto da esperti di cooperazione internazionale e diritti dei minori, assieme a esponenti del mondo del volontariato e della cultura. “L’Italia – ha sottolineato l’europarlamentare Silvia Costa – si è dotata di uno strumento molto valido che regola accoglienza e disegna percorsi specifici per i minori stranieri che giungono da soli nel nostro territorio: la legge Zampa, approvata definitivamente lo scorso maggio. Crediamo che sia giunta l’ora perché l’intera UE adotti un sistema unitario ed efficace, che garantisca il rispetto assoluto dei diritti dei minori sulla base del principio della solidarietà e dell’accoglienza. Su questo si gioca un pezzo decisivo del futuro dell’Unione. Non dimentichiamo mai – ha aggiunto – che parliamo di esseri umani particolarmente vulnerabili che al contempo rappresentano infinite risorse positive in termini umani, culturali e professionali”. L’idea di redigere la Carta di San Gimignano è sorta nel corso di una conferenza sulla condizione dei minori profughi in Italia e nel mondo, promossa dall’Associazione Carretera Central in partenariato con il Comune di San Gimignano e molte altre realtà dell’associazionismo e della società civile italiana, svoltasi nel noto centro toscano a giugno del 2015.
“La Carta ha un fine istituzionale– ha dichiarato Adriano Scarpelli Presidente dell’ Associazione Carrettera Central, tra i promotori della Carta – quello cioè di dotare l’Unione Europea di un quadro di diritti fondamentali riconosciuti ai minori stranieri non accompagnati cui richiamare la produzione legislativa e l’azione concreta di tutti i Paesi membri. Poi mira a promuovere una vera e propria campagna culturale dal basso che in ciascun Paese UE coinvolga le Istituzioni locali, le organizzazioni e i singoli individui che hanno a cuore i valori della solidarietà, dell’accoglienza e dei diritti civili, con particolare attenzione alla condizione dei minori non accompagnati”
“Per contrastare spinte xenofobe o campagne atte a strumentalizzare il fenomeno dei flussi migratori – ha concluso l’europarlamentare Silvia Costa- non vi è altra via che tornare ai principi fondamentali e i valori che stanno alla base del progetto stesso dell’Unione Europea”.
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