“La situazione che si è creata a seguito del COVID19 ha sicuramente come emergenza prioritaria la salute ma non possiamo assolutamente tralasciare l’aspetto economico e le difficoltà in cui ci troviamo tutti, aziende, professionisti e famiglie”. Lo ha dichiarato in una nota Mario BULGHERONI Presidente di CONFASSOCIAZIONI Imprese e Consumatori.
“E’ necessario un intervento radicale in materia in quanto in Italia abbiamo tanti professionisti che non hanno una cassa propria – ha proseguito BULGHERONI, che è anche Presidente di AVI, Associazione Professionale Esperti Visuristi Italiani -. Che cosa si potrebbe fare? Cose semplici e immediate come ad esempio prevedere la sospensione del pagamento delle tasse, o delle ritenute d’acconto, o dell’IVA. E non dico che questi soldi debbano essere regalati. In quanto azionisti del paese non vogliamo nulla gratuitamente basterebbe ricevere un semplice finanziamento da restituire in un determinato arco di tempo (ad esempio tre anni). Azioni semplici in grado di dare ossigeno alle piccole aziende come pure ai tantissimi professionisti utili alla comunità, ma che rischiano di morire se non sono sostenuti in maniera adeguata sotto il profilo economico”.
“In un momento quale quello che stiamo vivendo è fondamentale rialzare la testa – ha sostenuto BULGHERONI – e in tal senso condivido in toto il pensiero del presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo Deiana il quale ha sostenuto nei suoi interventi sui media nazionali l’utilità di stampare carta moneta anche se andiamo in inflazione. In caso diverso non ne usciremo vivi, nonostante lo sforzo di tutti noi. I pensieri del nostro Presidente Deiana sono di una lucidità straordinaria e inviterei i rappresentanti del Governo non solo ad ascoltare il suo parere, ma a coinvolgerlo in prima persona”.
“Non dobbiamo dimenticare – ha concluso il Presidente di CONFASSOCIAZIONI Imprese e Consumatori, Mario BULGHERONI – che alla base siamo tutti consumatori. Se il Governo non valuta in maniera certosina le esigenze dei professionisti che rappresentano il motore della società, ci aspetta un periodo sicuramente nero, in quanto senza circolazione di denaro sarà inevitabile il blocco dell’economia. Un dato di fatto che mi sento di sottoscrivere non solo come Presidente di AVI, non solo come Presidente della branch Imprese e Consumatori, ma soprattutto come professionista, consumatore e membro di una Confederazione, quale appunto è CONFASSOCIAZIONI, che oggi è costituita da 612 associazioni professionali in rappresentanza di 1 milione e 20 mila professionisti e 209 mila imprese. Siamo una parte fondamentale del sistema nervoso dell’economia italiana che da solo genera il 9% del PIL. Noi di CONFASSOCIAZIONI non ci fermiamo, faremo il possibile, anche l’impossibile, per dare una svolta positiva al tutto, ma abbiamo bisogno di uno spiraglio e chiediamo un’attenzione collettiva e concreta da parte del Governo”.