Nobel per la Chimica assegnato a Sauvage, Stoddart e Feringa


Il Nobel per la Chimica è stato assegnato a Jean-Pierre Sauvage, Sir J. Fraser Stoddart e Bernard L. Feringa. I tre scienziati hanno sviluppato le prime molecole i cui movimenti possono essere controllati “per la progettazione e la sintesi di macchine molecolari” Lo ha annunciato l’Accademia reale delle Scienze svedese.

Hanno aperto la strada alla costruzioni di macchine minuscole, grandi pochi miliardesimi di metro, capaci di muoversi, trasportare farmaci oppure essere comandate a distanza: i tre premi Nobel per la Chimica 2016 sono stati i primi a ‘giocare’ con atomi e molecole usandoli come mattoncini e ingranaggi, i pionieri di una rivoluzione in scala nano.

Autori di vere e proprie macchine fatte da ‘ingranaggi’, interruttori, pompe e rotori ma su scala infinitamente piccola, i lavori di 2 dei Nobel per la Chimica 2016 erano stati presentati già nel 2015 fa dalla rivista Nature come una rivoluzione. Le basi gettate dagli studi dei premiati hanno aperto la strada alla manipolazione di atomi e molecole da poter usare come mattoncini per costruire strutture complesse capaci di lavorare e muoversi a comando.
In particolare uno dei primissimi passi in questa direzione è arrivato nel 1983 con Sauvage che per primo riuscì a mettere insieme due molecole ad anello, legate come in una catena, e farle scivolare l’una all’interno dell’altra. Un secondo passo fondamentale è poi arrivato nel 1991 da Stoddart con il primo rotore, un anello capace di girare attorno a un asse centrale. A mettere a punto il primo vero motore è poi stato Feringa che nel 1999 sfruttando il lavoro dei colleghi ha messo a punto motori molecolari capaci di far ruotare minuscoli oggetti e disegnare la prima ‘automobile nano’.

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