Laura Boldrini: basta con gli insulti in rete


“Chi è che si deve vergognare, io o loro? Lo stigma deve passare da chi subisce a chi commette”. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, commenta – in un colloquio con la Stampa – la sua decisione di pubblicare, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in un post i nomi di chi l’ha offesa sul web. Un gesto pensato, dice, “in nome e per conto di tutte quelle donne che non hanno la possibilità o non si sentono di farlo. Ho voluto prendere solo alcuni dei commenti, perché tutti non c’entravano? Sono commenti disgustosi, violenti, quasi tutti a sfondo sessuale, dove chi scrive non motiva un dissenso né esprime una critica, ma butta fuori odio e ferocia”.

“Voglio – aggiunge – che le madri, i colleghi, gli amici, i datori di lavoro di queste persone, sappiano come si esprimono, perché chi scrive queste cose ha una carica di aggressività a mio avviso pericolosa”. Infine, un richiamo: “Le piattaforme digitali hanno potenzialità positive enormi, giocano un ruolo importante nella democrazia, per questo mi dispiace vederle inquinate da tanto odio e tante menzogne. Io ho preso querele su dichiarazioni false che mi sono state attribuite, delle vere bufale, è folle?”.

Sergio Mattarella: “La violenza a donne è una ferita a tutta società”– “La violenza contro le donne è inaccettabile, è una ferita all’intera società. Eliminarla è un obiettivo che ogni Paese civile deve perseguire con decisione. La violenza, l’abuso, usati come strumento di imposizione, sopraffazione, sono il volto di una visione primordiale dei rapporti tra le persone che va contrastata anzitutto da parte della comunità”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione in cui sottolinea che “la piaga della violenza alle donne è ancora aperta”.

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