Secondo il TEFAF Art Market Report 2017, la panoramica del mercato dell’arte del 2016 delinea una situazione solida e forte che prospera nonostante la crisi economica globale e le incertezze politiche. Quest’anno, per la prima volta, il TEFAF Art Market Report è stato stilato dalla Professoressa Rachel A. J. Pownall, che ricopre la cattedra TEFAF in Mercato dell’Arte alla School of Business Economics della Maastricht University. La Professoressa Pownall ricopre inoltre la cattedra Van Gogh in Finanza dell’Arte e Amministrazione di Musei alla TIAS School for Business and Society. Il report è stato scritto in collaborazione con il Maastricht Centre of Arts and Culture, Conservation and Heritage (MACCH) [Centro di Arti e Cultura, Conservazione e Patrimonio] della Maastricht University, ed è l’unico a servirsi dei dati complessivi di artnet Auction.
La Professoressa Pownall presenterà il TEFAF Art Market Report 2017 a TEFAF Maastricht durante il Simposio di TEFAF di venerdì 10 marzo. TEFAF Maastricht, la Fiera di arte e antiquariato più importante del mondo, si svolgerà dal 10 al 19 marzo al polo fieristico MECC (Maastricht Exhibition and Congress Centre) di Maastricht, Paesi Bassi.
I dati principali del report mostrano che nel 2016 le vendite del mercato globale dell’arte hanno raggiunto i 45 miliardi di dollari, in crescita di quasi l’1,7% rispetto al 2015. Il report conduce uno studio specifico sui mercanti d’arte e le gallerie che rappresentano l’industria presa in esame: rispetto alle edizioni precedenti, l’industria sembrerebbe più piccola, ma al tempo stesso più rappresentativa del mercato globale di arte e antiquariato.
Per quanto concerne le vendite, l’Europa resta il continente principale per un totale di oltre 20,5 miliardi di dollari, seguita dalle Americhe (14,5 miliardi di dollari) e dall’Asia (quasi 10 miliardi di dollari). All’interno di segmenti specifici, gli Stati Uniti hanno totalizzato il 29,5% delle vendite totali, seguiti da Regno Unito (24%) e Cina (18%).
Il più grande cambiamento del 2016 è il calo drastico delle vendite globali delle aste (16,9 miliardi di dollari), in discesa del 18,8% rispetto alla cifra del 2015 (20,8 miliardi di dollari). Questo calo si è riflesso sul volume totale (numero di opere) di vendite all’asta, decresciuto del 21,5%.
La variazione più significativa si è verificata negli Stati Uniti, dove il valore delle vendite all’asta è sceso del 41% (ben oltre il calo del 9% dei lotti). Inoltre, si è verificato un ribasso del 13% nel valore delle vendite all’asta in Europa (da 6 miliardi di dollari nel 2015 a 5,22 miliardi di dollari nel 2016). In compenso, il mercato delle aste è rimasto stabile in Asia, continente ora interessato dalla più ampia fetta del mercato globale delle aste (40,5%), dominato dalla Cina.
Il passaggio verso le vendite private motiva questo drastico cambiamento. Durante lo scorso anno il fatturato dei mercanti d’arte è salito del 20-25%, e ora le vendite private contribuiscono a circa il 70% di quelle totali globali.
Acquistando dai mercanti d’arte, i collezionisti hanno a disposizione non solo la possibilità di comprare opere d’arte di grande valore, ma anche privacy e anonimato. I collezionisti infatti sono divenuti sempre più inclini ad aggiudicarsi un’opera d’arte lontano dal clamore delle aste: le stesse case d’asta hanno riscontrato tale fattore, contribuendo a un numero più nutrito di vendite private.
Questo cambiamento non ha solo comportato un nuovo modo di fare business da parte delle case d’asta, ma anche un beneficio per i mercanti d’arte indipendenti. Le vendite private che hanno interessato mercanti d’arte e gallerie sono state forti nel 2016, con una crescita del 24% del valore delle vendite. L’Europa (che ospita il 54% della comunità globale di mercanti d’arte) ha registrato un aumento del 20% rispetto allo scorso anno.
Anche i mercanti d’arte hanno modificato il loro modo di fare business. Internet (inclusi social media) è ora un mezzo di grande rilievo, che si ripercuote sia su come i mercanti d’arte presentano il proprio operato sia sul modo in cui i compratori (i loro clienti) accedono alle informazioni. Questo cambiamento si è riflesso soprattutto sul segmento più basso del mercato, dato che oltre il 75% delle vendite realizzate online ha interessato opere di prezzo inferiore ai 5000 dollari.
I dati delle vendite indicano inoltre dei possibili cambiamenti in termini di gusti. I collezionisti sembrano aver perso appetito per alcuni artisti tradizionali di grande valore. Ad esempio, le opere di Andy Warhol, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Francis Bacon e Cy Twombly sono state drasticamente meno contese alle aste, e questo si è ripercosso sui risultati generali delle case d’asta.
Il mercato asiatico si è dimostrato complessivamente stabile, ma molto volatile all’interno di segmenti specifici. I collezionisti non si sono allontanati dalle aste, ma il mercato dell’antiquariato si è contratto del 23,3%, mentre quello dei dipinti è cresciuto del 36%. In Giappone, le vendite all’asta sono cresciute del 101,5%; in India, del 110%.
Sulla base dei cambiamenti sopra citati, la ricerca di mercato ha evidenziato un diffuso ottimismo dei mercanti d’arte nei confronti del futuro: il 76,1% crede che i clienti aumenteranno, e il 67% dichiara che la crescente importanza delle piattaforme di vendita online, sia gestite direttamente che ospitate su altri siti, avrà un impatto sempre maggiore sui profitti futuri. Infine, i mercanti d’arte ritengono che le fiere (sia nazionali che internazionali) continuino a rappresentare i teatri più validi dove procurarsi nuovi e potenziali clienti.
Il Simposio di TEFAF si svolgerà il 10 marzo dalle 9 alle 12:15 a TEFAF Maastricht, nell’Auditorium del polo fieristico MECC. Dopo la presentazione dei punti chiave del TEFAF Art Market Report 2017, un gruppo di esperti discuterà il valore artistico, storico e finanziario di un’opera d’arte. Quest’anno, gli esperti saranno la Professoressa Pownall, che ricopre la cattedra TEFAF in Mercato dell’Arte alla Maastricht University; Jacob Pabst, AD di artnet; Penelope Curtis, curatrice de “La Grande Horizontale” di TEFAF Curated 2017 e direttrice del Museu Calouste Gulbenkian; e il dottor Xavier Bray, direttore della Wallace Collection. A moderare la discussione, il dottor Thomas Marks, giornalista di Apollo Magazine.
TEFAF Art Market Report
Dal 2002 TEFAF si occupa di offrire un programma di ricerca indipendente all’interno del mercato dell’arte. Solitamente pubblicato ogni anno, il TEFAF Art Market Report – rilasciato durante TEFAF Maastricht – è divenuto uno standard dell’industria.
I dati delle aste sono forniti da artnet.
TEFAF Maastricht
TEFAF Maastricht, la più importante Fiera d’arte e antiquariato del mondo, si fregia di un’offerta d’arte
di ineguagliabile qualità, grazie alla presenza dei migliori mercanti d’arte ed esperti provenienti da tutto il mondo. TEFAF è una fondazione no profit che si pone come guida esperta sia per i collezionisti privati che per le istituzioni pubbliche del mercato d’arte globale, ispirando compratori ed estimatori di tutto il globo. La trentesima edizione di TEFAF Maastricht si terrà al MECC di Maastricht dal 10 al 19 marzo 2017.
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