Era il 15 aprile 1967 e con Totò scompariva una maschera del teatro, del cinema e anche delle televisione comparabile solo con i più grandi, Charlie Chaplin e Buster Keaton. Innumerevoli ma sempre esilaranti le sue interpretazioni cinematografiche con 97 film girati in 30 anni di carriera in cui ha lavorato davanti alla cinepresa accanto a grandi attori e attrici, da Anna Magnani a Peppino de Filippo, Macario, Aldo Fabrizi, Gino Cervi, e per i grandi registi della commedia e non, da Mastrocinque, Monicelli, Corbucci e De Sica a Lattuada e Pasolini.
Oggi Napoli celebra il “principe” con l’inagurazione di una scultura a lui dedicata nel rione Sanità e fino al 9 luglio, sarà possibile visitare la mostra monumentale “Totò Genio”, voluta dall’Associazione Antonio de Curtis, promossa e co-organizzata dal Comune di Napoli, distribuita tra il Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino), Palazzo Reale e il Convento di San Domenico Maggiore. All’interno di questi prestigiosi spazi si snoda il percorso delle mostre nella mostra, che ripercorrono e raccontano attraverso centinaia di documenti tra fotografie, filmati, costumi di scena, locandine di film, interviste, disegni, riviste e giornali d’epoca, spezzoni cinematografici e televisivi, manoscritti personali, lettere, cimeli e materiale inedito, la vita, l’arte e la grandezza del Principe Antonio de Curtis.
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