Timber Timbre, la creatura del compositore e musicista canadese Taylor Kirk, giunta alla ribalta grazie ai precedenti acclamati album come Creep on Creepin’on e Hot Dreams, e all’inserimento di diversi brani nelle colonne sonore di serie cult come Walking Dead e Breaking Bad, torna in Italia a TODAYS per presentare l’ultimo album ‘Sincerely, Future Pollution’ pubblicato il 7 aprile via City Slang e già anticipato dai bellissimi singoli ‘Sewer Blues’, ‘Velvet Gloves & Spite’ e ‘Grifting’.
Il sesto album ufficiale del trio psych-folk di Montreal Timber Timbre è una delle sorprese più belle di questo 2017, giunto a tre anni di distanza dal precedente “Hot Dreams”.
Se gli album Creep on Creepin’ on del 2011 e e Hot Dreams del 2014 avevano lanciato Kirk e soci alla ribalta, facendogli guadagnare due nomination ai Juno Awards e un posto nella Polaris Music Prize, siamo certi che questo nuovo album Sincerely, Future Pollution’ li consacrerà definitivamente. Il trio guidato da Taylor Kirk, prosegue infatti imperterrito nella sua evoluzione, decidendo di dare una svolta al proprio universo sonoro e aumentando gli innesti di pattern elettronici e sintetizzatori, asservendoli a una scrittura che continua a rimanere su livelli di eccellenza assoluta.
Non era facile, dopo un gioiello come il precedente ‘Hot Dreams’. L’ombrosa ”Sewer Blues”, primo singolo e video tratto dal nuovo lavoro, lanciava la sfida. La successiva e magnifica “Velvet Gloves and Spit”, secondo singolo e video nonché traccia che apre l’album, con le sue avvolgenti aperture melodiche a base di sintetizzatori e glitch ritmici, conquista al primo ascolto. Registrato a Parigi, “Sincerely, Future Pollution” è uno splendido susseguirsi di suoni cinematici, tenui reminiscenze eighties, improvvise e fluttuanti aperture pop, squarci chitarristici con la voce di Kirk sempre protagonista.
Come pochi altri al mondo, nel corso degli anni Timber Timbre hanno dimostrato di saper raccontare con uno stile unico le complessità emotive dell’uomo, le sue depravazioni e le sue ossessioni. E se “Hot Dreams” affascinò per quel suo tono noir di scrivere delle pulsioni umane, questo nuovo “Sincerely, Future Pollution” compie un ulteriore e sorprendente passo avanti nella narrazione del lato oscuro presente in ognuno di noi.
Il nuovo “Sincerely, Future Pollution” parla soprattutto dell’attuale condizione politica e sociale. A proposito dell’album, il leader Taylor Kirk ha dichiarato: «Il 2016 è stato un anno davvero difficile. Odio ammetterlo, ma sono molto sensibile agli avvenimenti politici e sociali del nostro tempo, e credo che il tono che si percepisce sia il risultato di un connubio tra caos e confusione. Mentre registravamo, c’era come il presentimento che gli eventi che si sarebbero verificati avrebbero svelato un gigantesco imbroglio. Continuavano ad arrivare segnali, pensieri e idee distopiche. Dopodiché tutto si avverò, mentre la gente era su Instagram. Le fogne strariparono».
In Sincerely, Future Pollution, il folk gotico degli album precedenti lascia spazio ad un panorama sonoro più ampio arricchito da una strumentazione più varia e complessa: synth, chitarre elettriche e atmosfere sinistre che non sfigurerebbero come colonna sonora di un film di David Lynch o John Carpenter. E’ il suono della rassegnazione e della desolazione più totale, suoni e parole che provengono direttamente dalle viscere di una metropoli. Un album sospeso tra sogno e realtà, che ci conduce ad atmosfere inquietanti, in uno spazio senza tempo in cui la tradizione americana del passato viene costantemente citata e reinterpretata. Il racconto del caos dei nostri giorni malati non poteva essere più affascinante di così!
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