A ottobre “Re-thinking Europe” con la presenza del Santo Padre


Bruxelles, 17 maggio 2017. Il Papa parteciperà a un grande incontro nella Capitale italiana, promosso dalla Comece (Commissione degli episcopati della Comunità europea) e dalla Santa Sede, in occasione del 60° anniversario del Trattato di Roma. L’evento avrà luogo dal 27 al 29 ottobre e proporrà per tema: “Re-thinking Europe”, “Ripensare l’Europa”.

Di questo importante appuntamento la presidenza della Comece – guidata dal presidente cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e composta da mons. Jean Kockerols, vescovo ausiliare di Malines-Brussels, monsignor Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, mons. Czeslaw Kozon, vescovo di Copenhagen, e monsignor Rimantas Norvila, vescovo di Vilkaviskis (Lituania) – ha parlato con papa Francesco.

“Abbiamo avuto un colloquio con il Santo Padre – spiega Fr. Olivier Poquillon, segretario generale della Comece – per parlare dell’incontro di dialogo che organizzeranno la Santa Sede e la Comece, alla fine di ottobre, tra le Chiese e gli attori del mondo politico, per capire insieme che cosa vogliamo fare oggi in Europa. L’Unione europea è una macchina straordinaria, una macchina forse un po’ pesante ma che è capace di assicurare la pace e garantire una certa prosperità. Ma la domanda è: questa pace e questa prosperità sono per tutti?”. Con il Papa i vescovi europei si sono confrontati un’ora sulle questioni aperte che attraversano il continente: le migrazioni, la povertà, il mercato, l’economia sociale.

“Abbiamo tutti la consapevolezza – sostiene Poquillon – che l’Europa si trovi oggi a una svolta. Se non si fa nulla, corriamo rischi importanti non solo per l’UE ma per l’intero continente e per il mondo. L’Europa gioca un ruolo fondamentale. La nostra storia ha mostrato che è possibile riconciliarsi tra nemici. Si tratta di una riconciliazione che non ha mirato solo a porre fine alle ostilità ma a costruire qualcosa di positivo”. Ora la sfida è rimettere al centro dell’Unione europea “il bene comune”.

“Questo incontro di ottobre con il Santo Padre e la Santa Sede è destinato a proporre agli attori politici una piattaforma di dialogo con le Chiese per ripensare insieme l’Europa. La Chiesa non ha risposte precostituite, non vuole sostituirsi alla politica. Si tratta di ridonare il gusto d’investire nel bene comune”.

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