Alessio Caraturo: dal 15 settembre arriva in radio “Non è vero”


38° PARALLELO è l’album che accompagna il ritorno sulle scene di ALESSIO CARATURO, talentuoso artista, così discreto, così distante dai clamori dello showbiz ma così intenso nel suo percorso musicale ed umano.
Raffinato e romantico, in equilibrio tra la new wave anni 80 e il suono più aggressivo delle band d’Oltremanica, Caraturo presenta un progetto ambizioso che vuole affermare la musica d’autore come un concetto fruibile a tutti nonostante le sperimentazioni e le retrospettive arististiche che si alternano nell’album, come accade nelle due canzoni Non è vero -che sarà anche il secondo estratto dall’album- e Non è primavera che per eccellenza parlano di amore in tumulto e amore in cui l’intensità di questo sentimento assume a volte i tratti del ricordo, altre della speranza e della volontà di non dimenticarsi mai.

Le 10 canzoni che compongono l’album sono per lo più scritte da Alessio Caraturo e Seba, suo produttore artistico e già produttore dell’ultimo album di Mario Venuti, il quale in questa produzione firma Transfert, una canzone dai suoni psichedelici, quanto di più allineato alla seduta psicanalitica che ci restituisce il brano: Alessio si trova davanti alla realtà del suo essere medico e paziente nello stesso tempo, e si confronta con se stesso.

Accade lo stesso, in prospettiva diversa, in Lontano Lontano Lontano, la canzone che la scorsa primavera ha accompagnato il ritorno del cantautore napoletano sul mercato musicale, dopo 10 anni di assenza. Il brano racconta come l’uomo faccia il bilancio del proprio sé, con uno sguardo al passato, al presente ed al futuro. Questa canzone è stata meritatamente notata e per oltre 4 mesi è stato uno dei brani più trasmessi dalle radio che ne hanno apprezzato lo stile musicale.

Ricerche di sonorità sperimentali e mai convenzionali in Così senza parole. Ancora amore ma tormentato e pregno di inquietudine. Musica ed arrangiamenti riescono ad essere retrò e innovativi nello stesso momento, accompagnando quasi sottovoce la fine di una storia d’ amore ben consapevole del fatto che non possa finire mai.

Alessio Caraturo tira fuori tutta la sua natura partenopea con Si me vuo’ bene, unico brano in napoletano che rende esponenziale il sentimento dell’amore così ampiamente indagato nell’album. Melodie più tipicamente mediterranee si uniscono ad arrangiamenti attuali e sperimentali, restituendo alla canzone un respiro di palpabile dolcezza.

Ironica e scanzonata è La due cavalli. Il ritratto della dolce vita, in una Saint Tropez riscaldata dal sole, vede protagonista un triangolo amoroso, nel quale è coinvolto Alessio stesso, che viene improvvisamente interrotto da una “due cavalli” che sbanda e si fionda in quel bistrot… La canzone è leggera, è la nota danzante del disco… anche se per il povero Alessio ha la peggio.

Ritmi incalzanti anche in Col cuore in gola, una canzone in cui affiorano i ricordi dell’adolescenza, le feste, i temporali estivi, i primi amori. E’ forse la canzone più pop dell’album, nonché la più delicata, per i ricordi che accende in chi l’ascolta.

Nell’album troviamo una preziosa cover del 1977. Si tratta di Malamore di Enzo Carella, un artista mancato da pochi mesi e ai più sconosciuto. Lo stesso Battisti lo definì come innovativo ma fu immeritatamente incompreso. L’omaggio che Caraturo fa a Carella, nell’anno della sua morte, manifesta uno stile simile tra i due: entrambi sono lontani dalla retorica cantautorale, entrambi un po’ poeti futuristi rompono gli schemi di testo e musica assonanti riuscendo a trasmettere poesia con il suono delle note.

Un brano come Muovere le ombre è l’ideale per chiudere una carrellata di canzoni che dopo il crescendo dell’inizio, si richiude su stessa con un testo che richiama alla notte, ai sogni, al rumore del mare.

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