Il produttore e dj svedese Avicii, 28 anni, è stato trovato morto a Muscat, in Oman. Lo riferisce Variety e altri media, citando la portavoce dell’artista, Diana Baron. Avicii, all’anagrafe Tim Bergling, è stato un pioniere della Edm (Electronic Dance Movement). Ha vinto due MTV Music Awards, un Billboard Music Award e conquistato due nomination ai Grammy. Il suo successo più grande è stato “Le7els”. La sua morte arriva a pochi giorni dalla sua nomination ai Billboard Music Award per il suo EP “Avicii (01).
Da un anno e mezzo Avicii aveva deciso di ritirarsi dalle scene. Timido e introverso, il dj non nascondeva lo stress che gli procurava la dimensione live. E così, giovanissimo e in piena ascesa, dopo un ultimo concerto ad agosto del 2016, aveva preferito continuare a dedicarsi solo alla musica in studio. “Noi tutti raggiungiamo un punto nella vita e nella carriera in cui capiamo cosa è più importante per noi. Per me è creare musica. E’ quello per cui vivo, quello per cui sento di essere nato. La fine dei live, non ha significato la fine di Avicii o della mia musica. Sono tornato nella dimensione dove tutto ha avuto un senso: lo studio. Il prossimo passo riguarderà il mio amore nel fare musica per voi. È l’inizio di qualcosa di nuovo. Spero che vi piaccia tanto quanto me”, è la scritta che campeggia sul suo sito ufficiale.
In passato Avicii aveva sofferto di pancreatite acuta, in parte dovuta anche all’eccesso di alcol. Dopo l’asportazione della cistifellea e dell’appendicite nel 2014, aveva cancellato una serie concerti. Solo tre giorni fa, sui suoi profili social, ringraziava soddisfatto per la nomination ai Billboard Music Award conquistata con il suo EP “Avicii (01)”, uscito lo scorso agosto.
In Italia è memorabile l’esibizione di Avicii all’Aquafan di Riccione nel 2013, in un concerto a cui parteciparono oltre 16mila persone, da tutt’Italia e per il 20% dall’estero. Dopo due ore esatte di show, Avicii ripartì con un jet privato per Ibiza.
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