Festival di Inventaria al Teatro Trastevere a Roma, dal 22 al 27 maggio


“20 serate di spettacoli, monologhi, performance e corti teatrali. Da 8 anni a questa parte INVENTARIA chiude la stagione teatrale della Capitale invitando le compagnie di tutta Italia e dall’estero alla sua festa del teatro off.”

MALANOVA – Spettacolo vincitore della Sezione Spettacoli di Inventaria 2017 – 22, 23 maggio, ore 21.00 – Fuori concorso

di Ture Magro e Flavia Gallo
con Ture Magro
scene e luci Lucio Dana
Tratto dal libro “Malanova”, edito da Sperling & Kupfer, di Cristina Zagaria e Anna Maria Scarfò. 

Raccontiamo Malanova, storia cruda e inenarrabile, ma edificante come tutte le storie compiute e non puramente celebrative o provocatorie. Raccontiamo Malanova perché non è una vicenda semplicemente accaduta nel Sud Italia, ma è una storia d’Italia, non di quel paese laggiù, ma del nostro Paese in ogni dove, attorno a chiunque di noi. Raccontiamo Malanova perché ascoltare in che modo un altro essere umano si sia liberato dal tentativo di soppressione del suo spirito, attraverso l’annullamento del suo corpo e dei suoi desideri, ci può far credere, una volta di più, nella nostra umanità. E credere in questa umanità, nella compassione speciale che si crea a teatro, a partire dall’esperienza che in esso si fa, è la più grande delle educazioni sentimentali; è un atto d’amore.  Malanova è un’esplorazione edipica sulla responsabilità, sulla convivenza e sull’essere coinvolti, come esseri umani, in una trama di fondo che ci rende tutti ugualmente responsabili della vita degli altri.  Sciara Progetti con lo spettacolo “Padroni delle nostre vite” si è aggiudicata il Primo premio al Festival Inventaria 2013, Premio del Pubblico al Roma Fringe Festival 2013, Primo premio all’ Apulia Fringe Festiva 2015; ha partecipato a numerosi festival nazionali tra cui Festival Castel dei Mondi, Andria 2016 e Stazioni d’Emergenza, Napoli 2015.

IL VIAGGIO – Testo vincitore ex aequo del premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio 2016 – 24, 25, 26 maggio, ore 21.00 – Fuori concorso / Anteprima nazionale

di Paolo Bignami
regia Pietro Dattola
con Federica Carruba Toscano e Flavia Germana de Lipsis
elementi di scena Alessandro Marrone

Due donne di epoche e origini diverse s’incontrano in stazione. Silvia, donna meridionale del dopoguerra, deve andare “dall’altra parte”, in cerca di lavoro; Petra – dopo esserci stata, dall’altra parte – sta tornando al suo paese.

Unite dalla comune condizione di chi è o è stato costretto ad abbandonare la propria terra, dalle speranze, dai timori, dallo straniamento, dalle ruvidezze e dall’eterna attesa del treno della vita, sono però divise dal germe della diffidenza, mentre la stazione comincia ad affollarsi e la massa dei partenti a premere.

Nello scenario immaginifico dell’incontro di due epoche diverse in cui i problemi sembrano essere immutati, il viaggio da compiere è soprattutto interiore: è quello che porterà a identificarsi nell’altro, a “vederlo”, riconoscendo in esso e nella massa che preme non un’indistinta minaccia, ma altri esseri umani, corpi caldi e pulsanti, concentrati di speranze e paure simili alle proprie. Solo allora il Viaggio, pur con tutte le sue difficoltà, potrà apparire meno spaventoso.

Il viaggio (col titolo Il viaggio che non ho fatto) ha vinto il Premio DCQ 2016 “per la capacità di affrontare un argomento di estrema attualità senza patetismi e non limitandosi alla denuncia, favorendo un quantomai auspicabile cambio di prospettiva; l’incontro concreto di due epoche diverse, il linguaggio vivo, i toni anche leggeri e i tre piani in cui si muovono le protagoniste sono tutti elementi che stimolano alla messa in scena”

ALMOST, MAINE – Residenza presso il Festival Verdecoprente 2017
Finalista di Giovani Realtà del Teatro (Udine) e Giovani Direzioni (Reggio Emilia)
Finalista Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2018 – 27 maggio ore 21.00 – Sezione Spettacoli / Anteprima nazionale

di John Cariani (traduzione: Jacopo Costantini)
regia Samuele Chiovoloni
con Jacopo Costantini, Ludovico Rohl, Giulia Trippetta e Silvia Zora

Almost, Maine è la narrazione per estratti di una cittadina non ben delimitata nello sconfinato e settentrionalissimo stato del Maine, in un freddo venerdì sera, e delle storie intersecate dei suoi abitanti.

Il testo di riferimento è Almost, Maine di John Cariani, un vero e proprio bestseller del teatro americano contemporaneo. Fra incontri improvvisi, amori laceranti, rimorsi, incomunicabilità e situazioni paradossali gli abitanti di Almost, Maine fanno esperienza della sconfinata gamma di sentimenti che attiene alla grammatica dell’amore. Un gigantesco dono da restituire, un’aurora boreale da aspettare in un campo di patate, una rubrica delle cose che possono fare male da compilare insieme a una sconosciuta negli spazi angusti di una stireria, un pattino piovuto dal cielo per avvicinare una coppia ormai divisa dagli eventi.

Spaccati di vita ritratti in una istantanea imprecisa, quasi casuale, in bilico fra ordinario e straordinario.

Teatro Trastevere via Jacopa de’Settesoli 3, 00153 Roma

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