Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano

Entusiasmo in Europa per la storica rielezione di Napolitano a Presidente della Repubblica


Bruxelles, 21 aprile 2013. A nome della Commissione europea e mio personale mi congratulo per la sua rielezione a Presidente della Repubblica italiana”. Si apre così la dichiarazione di José Manuel Barroso, diffusa nell’immediatezza della proclamazione di Giorgio Napolitano a dodicesimo Presidente della Repubblica italiana, primo, nella storia, a fare il bis al Colle.

“Rinnovando il suo mandato come capo dello Stato – prosegue Barroso – il Parlamento italiano conferma in maniera inequivocabile il successo del suo primo settennato, nel corso del quale lei è stato, in modo pieno e autorevole, punto di riferimento istituzionale, nonché garante riconosciuto dell’unità nazionale e del prestigio internazionale del Paese. La rielezione giunge in un momento cruciale del processo d’integrazione in cui i governi nazionali e le istituzioni europee sono chiamati a dar prova di grande equilibrio, coraggio e lungimiranza”.

“Oggi più che mai i cittadini europei chiedono alle nostre istituzioni un rinnovato impegno democratico che porti al superamento della crisi con il rilancio della crescita e dell’occupazione. Sono certo che sotto la sua nuova presidenza, l’Italia, nel solco della sua tradizione europeista, continuerà a dare il suo decisivo contributo al nostro comune ideale europeo”.

Allo stesso modo il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha  assicurato “la piena cooperazione dell’Assemblea davanti alle sfide cruciali di questo secondo mandato. Ringrazio il presidente Napolitano per la sua assunzione di responsabilità e la sua generosità nell’accettare il mandato in un momento così difficile.

Confido che la sua figura istituzionale e la sua esperienza aiuteranno il Paese a uscire dallo stallo e a ritrovare la stabilità, la coesione e la fiducia necessarie tanto all’Italia quanto all’Europa”.

Giovanni La Via, capo della delegazione italiana del PdL al PE ha espresso “soddisfazione per l’elezione di Giorgio Napolitano, di cui abbiamo apprezzato il grande senso di responsabilità dimostrato in un difficile momento politico. E’ doveroso sottolineare che la situazione di stallo ha nel PD i suoi principali artefici. È all’interno dei democratici che si sono create delle fratture pur di proseguire nel sostegno a candidati che dividevano piuttosto che unire”.

Giorgio Napolitano è stato eletto alla sesta votazione dopo i tentativi dei giorni scorsi, andati a vuoto, con l’ex presidente del Senato Franco Marini e l’ex premier Romano Prodi.

Secondo La Via “adesso è il momento di agire per il bene del Paese. Il governo manca ormai da quasi sessanta giorni e l’Italia, con le sue famiglie e le imprese, non può perdere altro tempo. L’auspicio è che le forze politiche responsabili, che hanno eletto Napolitano, possano proseguire su questo percorso per realizzare le riforme che servono al Paese”.

“La disponibilità di Napolitano non cancella di una virgola le responsabilità del gruppo dirigente del PD che non sa interpretare il cambiamento”, ha scritto su twitter il vice capodelegazione del Partito democratico al Parlamento europeo Andrea Cozzolino.

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