Andrea Zanoni
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Auto, Zanoni (ADLE): l’Italia blocchi subito la vendita delle Mercedes che inquinano


Bruxelles, 22 maggio 2013. L’Italia vieti la vendita dei modelli di automobile Mercedes che contengono sistemi refrigeranti proibiti dalla normativa europea perché causa di riscaldamento globale”. Lo chiede per iscritto Andrea Zanoni, eurodeputato ADLE e membro della commissione ENVI Ambiente al Parlamento europeo, ai ministri italiani allo Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Politiche europee e dell’Ambiente.

Sotto accusa la casa tedesca Daimler, produttore della Mercedes-Benz B-Klasse (immatricolazione 3 agosto 2011), Mercedes-Benz SL (4 novembre 2011) e Mercedes-Benz A-Klasse (8 giugno 2012), l’unico produttore in Europa a rifiutarsi di adottare il nuovo standard di refrigerante “R1234yf”, il cui potenziale di riscaldamento globale è appena 4, un valore che rende questo gas un’alternativa efficace e in linea con lo spirito della direttiva 2006/40/CE di contenere l’effetto serra. L’industria automobilistica italiana è in conformità con la legislazione e sta utilizzando l’R1234yf nei nuovi modelli (l’uso dell’R134a non è consentito ai veicoli omologati dopo il primo gennaio 2011).

Nella sua lettera, Zanoni ricorda ai ministri italiani che la stessa Commissione europea il 18 marzo 2013 ha affermato che “tutti gli Stati membri hanno il preciso obbligo di rifiutare l’immatricolazione di veicoli che non siano in conformità con la legislazione UE in materia di impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore” e “hanno il preciso obbligo di intervenire nei confronti dei produttori che immettono sul mercato prodotti non conformi con la legislazione UE in materia di omologazione dei veicoli”.

Il refrigerante di vecchia generazione attualmente in uso dalla Daimler ha un potenziale di riscaldamento globale  (GWP) superiore a 1400 mentre quello del R1234yf è di 4”, spiega l’eurodeputato. “La stessa Commissione europea giudica controverse le prove condotte dalla Daimler, che ritiene il nuovo refrigerante pericoloso perché infiammabile, e afferma che i costruttori di veicoli sono ben attrezzati per gestire sostanze infiammabili“.

Le azioni di Daimler, nonché l’incapacità da parte della Germania di affrontare la questione, la dicono lunga sull’attenzione che certe aziende riservano all’ambiente, nonché mettono gli altri produttori che rispettano la normativa europea in una posizione di svantaggio – conclude Zanoni, che invita le autorità italiane a “vietare immediatamente la vendita dei nuovi modelli di Daimler in Italia” ed eventualmente a “esigere che tali vetture immesse sul mercato a partire dal 1° gennaio 2013 siano ritirate”.

 


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