Terzo e ultimo appuntamento al MAXXI, giovedì 22 maggio alle ore 21.00, con il Festival della Complessità: dopo il successo delle prime due proiezioni (Nel nome della Madre e INSIDE JOB di Charles Ferguson), questa sarà la volta di My Architect (USA, 2013) di Nathaniel Kahn.
Introdotto dallo psichiatra Sergio Boria, MY ARCHITECT – candidato agli Oscar 2004 come miglior documentario, nominato agli Indipendent Spirit Awards 2004 e Premio a Nathaniel Kahn al Director’s Guild of America 2004 – racconta le luci e le ombre del rapporto tra il regista e Louis Khan, uno dei grandi padri dell’architettura contemporanea.
Il film è frutto dell’urgenza di un figlio di decifrare la figura del padre, scomparso in modo traumatico quando lui aveva solo 11 anni. A quarant’anni il protagonista si mette alla ricerca di un padre per lui invisibile, ma famoso e amato in tutto il mondo per le sue opere: se il genio è un bene nel mondo, può un figlio provare rabbia per l’affetto che gli è stato negato? Emozione e rimpianto innervano questa romanzesca disamina della crudele discrepanza di vita e forma.
Il Festival della Complessità, diretto da Fulvio Forino, è un invito a fare “passeggiate” con la mente nelle difficoltà in cui è immersa la nostra vita e a riflettere sulla differenza abissale che passa tra complesso e complicato, con l’idea di aprire una finestra sul nostro quotidiano da cui osservare la realtà con occhi nuovi, “sistemici”.
I documentari proposti al MAXXI raccontano tre diversi aspetti della “complessità” che accompagnano la nostra vita: dalla famiglia alla società, dai rapporti umani a quelli professionali, dalla politica all’economia.
MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo
Via Guido Reni, 4 A 00196 Roma
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