Jean Claude Juncker
Jean Claude Juncker

Il Consiglio UE indica Juncker presidente della Commissione


Bruxelles, 30 giugno 2014.Siamo di fronte a una reale svolta, un processo elettivo che non ha precedenti nella storia dell’Unione europea. La decisione finale ora spetta al Parlamento europeo. Una responsabilità che noi rappresentanti dei cittadini europei eserciteremo in modo democratico e trasparente”. Così commenta il presidente del Parlamento europeo ad interim Gianni Pittella la decisione del Consiglio dei capi di Stato e di Governo che hanno nominato Jean Claude Juncker, lussemburghese ed esponente di spicco del Partito popolare europeo, prossimo presidente della Commissione europea.

A Jean-Claude Juncker il mandato di formare una maggioranza in Aula a Bruxelles sulla base di un programma politico che possa portare l’Europa fuori dalla crisi, migliorando la vita dei cittadini europei”.

La nomina di Jean-Claude Juncker a presidente incaricato della Commissione non è certo una decisione politicamente ‘verde’ e il personaggio non è, forse, nemmeno entusiasmante”, ha precisato la leader dei Verdi Monica Frassoni. Ma la decisione del Consiglio europeo (26 a 2) presenta almeno due aspetti molto positivi. Il primo è che si è rotto il meccanismo del ricatto del veto, del quale i Britannici (e non solo) hanno sempre approfittato per bloccare i progressi dell’integrazione. Ci hanno provato, ma stavolta non ce l’hanno fatta, perché il Trattato di Lisbona ha introdotto il voto a maggioranza e perché la sua arroganza distruttiva ha stufato tutti”.

“La seconda conseguenza importante della nomina di Juncker è che è statoinstaurato il principio secondo il quale i partiti europei e la campagna elettorale contano nella nomina del presidente della Commissione. Certo ci sono stati conciliaboli e mercanteggiamenti, ma nulla in confronto al passato e comunque l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica è stata molto maggiore. Ci possono senz’altro essere cattivi candidati; ma la prossima volta forse i governi e i partiti nazionali faranno più attenzione alle decisioni che i partiti europei, di cui fanno parte, prendono e forse così la scelta sarà ancora più trasparente e di qualità. Di certo la prossima volta, sarà più difficile per i capi di governo scegliere in modo sistematico e intenzionale un/a candidato/a debole e sottomesso. Adesso partono le consultazioni all’interno del Parlamento europeo e Juncker dovrà trovare una maggioranza nell’Assemblea”, ha concluso Monica Frassoni.

Piena soddisfazione per la nomina di Jean Claude Juncker a presidente della Commissione europea. Una decisione largamente condivisa dal Consiglio dei Capi di Stato e di governo dell’UE e che, sono convinto, troverà un ampio consenso anche in Parlamento il prossimo 16 luglio”, ha dichiaratoAldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia. La designazione di Juncker a capo del nuovo esecutivo dell’Unione è infatti una scelta che tiene in debito conto del risultato delle scorse elezioni, un passo significativamente importante per accorciare la distanza tra istituzioni e cittadini venutasi a creare negli ultimi anni. Un politico di grande esperienza e alto profilo europeista che sono certo saprà guidare la Commissione con saggezza e rinnovato entusiasmo,  dotandola di tutti gli elementi necessari per trovare una perfetta sintesi alle differenti esigenze degli Stati membri e affrontare in tal modo le urgenti sfide che attendono l’Europa nei prossimi anni”.

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