Ultimo, ricchissimo, week-end per il Reality Bites Festival in programma a Fucecchio nell’ambito della Sagra della Zuppa, dove buona musica e buona cucina non sono mai andate così d’accordo. Cominciamo dalla fine.
Il piatto forte di domenica 27 luglio si chiama The Veils, viene dal Regno Unito ed è tra i nomi di culto della scena indie di Sua Maestà (con reminiscenze neozelandesi). Band a immagine e somiglianza del suo leader, Finn Andrews, in cui ritrovate la poetica irrequieta di Nick Cave, la grazia di David Bowie, polverose ballad d’Oltreoceano e il decadentismo acido di certo brit-rock.
Paolo Sorrentino ha scelto un loro brano – “Nux Vomica” – per una delle scene clou de “Il Divo”. Recensioni osannanti hanno accompagnato l’uscita dell’ultimo album “Time Stays, We Go”. Poteva bastare, e avanzava pure qualcosa. Ma per stupire il pubblico del Reality Bites Festival i Veils si portano appresso un ospite del calibro di James Walsh, leader e anima degli Starsailors. Insomma, un concertone. Apre la serata il soul/blues/folk di Simon Batten, voce e chitarra da Oxford. E una valigia con Sam Cooke, Satie, Sage Francis e altri bei ricordi.
Sempre a Massarella di Fucecchio e sempre a ingresso gratuito, sabato 26 luglio aleggia profumo di glam-rock’n’roll con gli ormai lanciatissimi Giuda.
Col debutto “Racey Roller” hanno fatto boom. Il nuovo “Let’s do it again” segue la scia, aggiungendo melodie “catchy” e coinvolgenti che nulla tolgono in immediatezza ed energia. Dividono il palco con i britannici The Talks (dub ska dallo Yorkshire, già al fianco di Madness, The Specials, Rancid, The Beat…) ed i milanesi Wemen, anche loro con un album appena sfornato per Black Candy Records, “Albanian Paisley Underground”: psych-pop-rock quanto basta.
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