Presidenza italiana
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Le priorità della Presidenza italiana discusse al Parlamento europeo


Bruxelles, 29 luglio 2014. La scorsa settimana, ministri e sottosegretari italiani hanno illustrato le priorità della Presidenza italiana del Consiglio dell’UE in un gran numero di commissioni del Parlamento europeo. Il giro di presentazioni delle priorità si concluderà a settembre.

Libertà civili: immigrazione e protezione dei dati. Dinanzi ai membri della Commissione per le libertà civili, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha dichiarato che alcune delle priorità della Presidenza italiana sono il contrasto dell’immigrazione con “azioni che portino a risultati” nel breve, medio e lungo termine, la lotta al traffico di essere umani, alla corruzione e al terrorismo, come pure contro i crimini dovuti all’odio, alla xenofobia e alla discriminazione. Rispondendo alle domande dei deputati in materia di controllo alle frontiere e immigrazione, Alfano ha detto che “responsabilità e solidarietà devono andare di pari passo”, sottolineando inoltre la necessità di una maggiore cooperazione tra l’UE e i paesi africani di origine e di transito degli immigrati.

Andrea Orlando, ministro della Giustizia, ha aggiunto che la Presidenza italiana si propone di compiere progressi sui temi della riforma della legislazione sulla protezione dei dati personali e sullo scambio di dati con paesi terzi, della Procura europea e della cooperazione in materia civile e penale. “Cercheremo di raggiungere una strategia comune” sulla protezione dei dati, ha precisato il ministro, assicurando che la Presidenza terrà conto del “diritto all’oblio”, alla luce della recente sentenza della Corte di giustizia europea. Per quanto riguarda la conservazione dei dati, ha ricordato che il Consiglio è in attesa di una proposta dalla Commissione, a seguito della sentenza della Corte di giustizia che ha dichiarato non valida la direttiva del 2006.

Problemi economici: “riorientarsi sui fattori che possono creare crescita”. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha presentato ai deputati della Commissione per i problemi economici e monetari una strategia di crescita fondata su “tre pilastri”: una migliore integrazione dei mercati, riforme strutturali e investimenti. “La strategia dell’UE per il 2020 deve essere riorientata verso fattori che possano creare crescita”, ha detto il ministro, aggiungendo che la creazione di un fondo d’investimento a lungo termine dell’UE, la lotta contro il riciclaggio di denaro, l’evasione fiscale e l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie saranno settori chiave del lavoro legislativo.

La disoccupazione giovanile occuperà i primi posti dell’agenda, ha affermato Padoan, rassicurando i deputati che gli ponevano domande su di una possibile riforma della Troika – formata da Commissione europea, BCE e FMI – su quanto farà la Presidenza per alleviare la stretta creditizia, in particolare per le piccole e medie imprese, sulle sue opinioni in merito al deficit di bilancio e sulla flessibilità della spesa. Nelle risposte, il ministro ha sottolineato che è possibile ottenere risultati importanti con una migliore applicazione delle regole esistenti e imparando dalle migliori prassi degli altri paesi dell’Unione.

Trasporti: negoziati sul quarto pacchetto ferroviario e sui “mega trucks” da riavviare al più presto. Il dibattito con Maurizio Lupi, ministro per le infrastrutture e i trasporti, è iniziato con un minuto di silenzio per le vittime del volo MH17 della Malaysia Airlines, chiesto dal nuovo presidente della Commissione per i trasporti e il turismo, Michael Cramer (Verdi/ALE, tedesco). Lupi ha ribadito che il trasporto e le infrastrutture di trasporto rappresentano le priorità vitali per la crescita e lo sviluppo. Ha quindi sottolineato che la Presidenza si propone di avviare i negoziati con il Parlamento sui documenti del “pilastro tecnico” del quarto pacchetto ferroviario e insisterà presso il Consiglio anche per ottenere progressi sul “pilastro politico”. Le proposte sul Cielo unico europeo (CUE) avranno un grande impatto sullo scenario del settore industriale e la Presidenza, ha dichiarato il ministro, incoraggerà il dibattito sul pacchetto dell’aggiornamento delle regole sul CUE, denominato SES2+. La Presidenza, ha proseguito, mira anche a completare i negoziati con il Parlamento sui fascicoli riguardanti le dimensioni dei veicoli (“mega trucks”) e a proseguire il lavoro sulle norme di applicazione transfrontaliera. I deputati hanno chiesto al ministro Lupi di chiarire la linea temporale riguardante i progressi sul pacchetto ferroviario, sottolineando che le trattative sul cosiddetto “pilastro tecnico” dovrebbero iniziare il prima possibile. Hanno inoltre domandato in che modo si possano ottenere i progressi sulle proposte sui servizi portuali, sulla sicurezza stradale, sui documenti del pacchetto aeroporti, sulla proposta e-call e su come gli sforzi per combattere i cambiamenti climatici possano essere posti al centro delle politiche dei trasporti.

Sviluppo: il sostegno umanitario al primo posto. “Il sostegno umanitario rappresenta una priorità della Presidenza nel settore dello sviluppo”, ha dichiarato il vice-ministro degli Affari Esteri, Lapo Pistelli, dinanzi alla Commissione per lo sviluppo. La Presidenza, ha proseguito, si concentrerà anche sul rafforzamento del legame tra l’assistenza umanitaria e la protezione civile, migliorando la tutela dei gruppi vulnerabili in situazioni di emergenza e intensificando il coinvolgimento del settore privato nella fornitura di aiuti umanitari. Gli argomenti discussi con i deputati europei hanno spaziato dai vincoli di bilancio dell’Unione in materia di aiuti umanitari ai legami tra la politica di sviluppo e immigrazione, come pure le prospettive per il quadro di aiuti allo sviluppo dopo il 2015.

Contrastare la disoccupazione giovanile, la povertà e l’esclusione sociale. Nel dibattito con i deputati della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali, il ministro per le Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha dichiarato che la Presidenza perseguirà una crescita inclusiva e sostenibile, per affrontare le sfide occupazionali e “riconquistare la fiducia dei cittadini europei”. I deputati hanno accolto con favore l’ambizioso programma, che mira a contrastare la disoccupazione giovanile, la povertà e l’esclusione sociale. La Presidenza si propone, tra l’altro, di porre fine al lavoro sommerso, di aiutare i disoccupati aumentando la loro mobilità attraverso l’iniziativa EURES e di fornire una migliore tutela ai marittimi. Il ministro si è quindi impegnato a raggiungere un accordo in Consiglio su queste tematiche. I deputati hanno convenuto che la lotta contro la disoccupazione giovanile deve rappresentare una priorità fondamentale, pur auspicando misure più concrete e adeguate. Stimolare la mobilità della forza lavoro non è di per sé una soluzione, hanno aggiunto, e la maggiore mobilità dovrebbe essere integrata da misure per ridurre la burocrazia, allo scopo di aiutare le piccole imprese a creare più posti di lavoro di qualità. I deputati hanno invitato la Presidenza ad affrontare le discrepanze delle competenze sul mercato del lavoro attraverso l’istruzione e la formazione. Infine  hanno sottolineato che la dimensione sociale non dovrebbe essere un fattore secondario per il raggiungimento della crescita economica. Chiudendo il dibattito, il presidente della commissione Thomas Händel (GUE/NGL, tedesco) ha voluto evidenziare che sia il Parlamento sia la Presidenza devono garantire che il programma REFIT della Commissione non comprometta l’attuale occupazione e i diritti sociali.

Affari costituzionali: al primo posto la trasparenza. Tra le priorità della Presidenza, presentate alla Commissione per gli affari costituzionali dal sottosegretario di Stato agli Affari europei Sandro Gozi, figurano i diritti fondamentali che devono essere un punto focale dell’agenda politica, per allinearsi alla richiesta di cambiamento formulata dai cittadini con le elezioni europee. Il sottosegretario ha quindi evidenziato la necessità di rivedere i progressi nell’applicazione del trattato di Lisbona e le modalità per incrementare la cooperazione interistituzionale. I deputati hanno richiesto una maggiore trasparenza, in particolare sui procedimenti del Consiglio e della Corte di giustizia, sulla sussidiarietà, sulla sede del Parlamento europeo, sul registro pubblico UE per i lobbisti (Registro per la trasparenza) e sull’implementazione dello strumento dell’Iniziativa dei cittadini europei.

Più donne nei consigli di amministrazione e riapertura dei negoziati sul congedo di maternità. Il sottosegretario Sandro Gozi, rivolgendosi anche alla Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere, ha dichiarato che le priorità della Presidenza includono l’incremento del numero delle donne nei consigli di amministrazione, la riapertura del negoziato sulla direttiva per il congedo di maternità, l’interruzione dello stallo sul progetto di legge contro la discriminazione e la promozione della parità di genere nei paesi non comunitari. Rispondendo alle domande dei deputati sulla presenza di donne nel prossimo collegio dei commissari, Gozi ha dichiarato che “stiamo facendo il possibile per garantire che la Commissione sia composta da almeno nove o dieci donne”. Infine, ha informato i deputati che la Presidenza esaminerà anche la questione della violenza di genere.

Ambiente e salute pubblica: OGM, emissioni e dispositivi medici. “Abbiamo bisogno di un cambiamento di paradigma culturale e di chiarire che crescita e posti di lavoro possono essere creati rendendo ‘verde’ tutta l’economia”, ha detto il ministro per l’ambiente Gian Luca Galletti alla Commissione per l’ambiente. Tra le altre priorità, Galetti ha citato gli obiettivi climatici ed energetici 2030, la riforma del sistema di scambio di emissioni (ETS), la sicurezza energetica e la preparazione per la conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si terrà a Lima, in Perù, nel mese di dicembre. La Presidenza intende inoltre compiere “progressi significativi”  in merito alla legislazione sulle coltivazioni OGM, sulla riduzione del consumo di sacchetti di plastica, sul pacchetto qualità dell’aria, sul monitoraggio delle emissioni del trasporto marittimo e sulle nuove regole sull’uso indiretto del terreno (Land Use Change, ILUC).

Il Ministro della sanità Beatrice Lorenzin, intervenuta sempre in Commissione ambiente, ha detto che la Presidenza cercherà di raggiungere un compromesso con il Parlamento sui regolamenti che riguardano i dispositivi  medici e quelli medico-diagnostici in vitro e, se possibile, un rapido accordo in seconda lettura sui controlli ufficiali nella catena agroalimentare. La Presidenza cercherà, infine, di raggiungere un accordo in seno al Consiglio sui nuovi prodotti alimentari. “La salute non è un costo ma un investimento per la nostra società”, ha concluso il ministro.

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