Il docufilm su Amy Winehouse uscira’ solo a luglio, ma fa gia’ discutere: il padre della cantante londinese suicidatasi nel 2011 ha minacciato di sporgere querela contro produttori e regista per una pellicola definita “poco onesta” e “diffamatoria”.
Parlando con il “Sun”, Mitch Winehouse ha contestato soprattutto quella parte del docufilm in cui viene presentato come un padre assente e che in un qualche modo ha accelerato il tragico destino della cantante di Camden dalla voce potentissima.
“Mi sono sentito male quando ho visto il film per la prima volta”, ha raccontato al tabloid inglese, “e Amy ora sarebbe furiosa. Questo non e’ quanto lei avrebbe voluto. Io vengo dipinto come un padre assente negli ultimi anni e il film da’ l’impressione che la famiglia non ci fosse proprio”. Secondo l’Independent, Mitch Winehouse ha dato mandato ai suoi legali di cercare di bloccare l’uscita di “Amy”, diretto da Asif Kapadia, regista del recente ‘Senna’, e che e’ in cartellone al prossimo festival di Cannes. Quasi certa, secondo il giornale inglese, anche una querela che potrebbe partire gia’ nei prossimi giorni.
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