Il cinema “ha il fiato corto, specie quello italiano di questi ultimi anni. I ragazzi vanno nelle multisale e lì scelgono blockbuster. Il cinema che abbiamo amato e che abbiamo cercato di fare è in caduta libera”. Lo ha detto Pupi Avati, a Pordenonelegge. Critiche al Festival di Venezia: “Si è ridotto ad assegnare il primo premio ad un documentario, antitesi di quello che dovrebbe essere quest’arte.
Il Leone d’Oro a un regista che non ha mai diretto un attore denuncia lo stato di crisi”.
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