Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a Lampedusa ha inaugurato, ieri venerdì 3 giugno, il Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo. La sua prima tappa sull’Isola è stata alla Porta D’Europa, scultura in Mimmo Paladino che simboleggia l’accoglienza di Lampedusa ai migranti che vengono dal mare.
Un minuto di silenzio davanti alla scultura per il Presidente assieme al sindaco dell’isola, Giusy Nicolini, il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.
Segio Mattarella, nel nuovo Museo della fiducia e del dialogo, ha poi notato e sottolineato come l’Amorino dormiente del Caravaggio qui esposto ricordi la drammatica immagine di Aylan trovato morto sulla spiaggia turca. “Ma quanti altri morti ci sono stati, quanti altri bambini sono giunti qui da soli, non ultima la bimba rimasta orfana a soli nove mesi che è ormai necessariamente italiana”.
“Lampedusa è l’isola della speranza e del futuro – ha detto il Presidente della Repubblica – negli ultimi venti anni Lampedusa ha accresciuto il suo ruolo di crocevia, di porta d’Europa. In questa isola gli abitanti hanno fatto tutto ciò che era necessario e giusto ed è quello che motiva la mia presenza qui” ed ha aggiunto che “la vera ragione per cui sono venuto a Lampedusa è quella di dire ai lampedusani che l’Italia è orgogliosa di Lampedusa” e “l’Europa e l’Italia devono gratitudine e riconoscenza a Lampedusa. Per questo Lampedusa è la porta dell’Europa. Lampedusa è insieme la porta e il ponte tra l’Europa e gli altri continenti”. Proprio per il delicato ruolo che sta svolgendo, Mattarella ha assicurato che “Lampedusa ha diritto all’aiuto e avrà l’aiuto necessario”. Perché “nessuno può pensare di lasciare l’Italia e Lampedusa sole davanti a questi drammi”.
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