Con la vittoria del ‘no’ all’Europa, si apre un lungo processo che può durare dai 2 ai 10 anni. Londra dovrà attivare l’articolo 50 dei Trattati Ue, una prima storica, che dà massimo due anni per negoziare l’uscita da 45 anni di legislazione, programmi e fondi Ue, dall’Erasmus a ricerca e pmi. E poi dovrà rinegoziare i suoi rapporti commerciali, economici e così via coi 27, verso probabilmente uno status simile a quello dei Paesi Efta, come Islanda e Norvegia.
Resta poi da risolvere il nodo dei funzionari e traduttori britannici che lavorano nelle istituzioni Ue. Un processo lungo e complesso, che lo stesso governo britannico ha quantificato in “un decennio” e il presidente Ue Tusk in “almeno 7 anni”.
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