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Confindustria: il Pil italiano cresce meno del previsto


Nel secondo trimestre il Pil italiano è cresciuto dello 0,15% contro lo 0,25% stimato e sarà “non molto più vivace anche nel terzo”. Lo afferma il Centro Studi di Confindustria nell’ultima congiuntura flash.

“All’incertezza derivante dalla Brexit si sommano le difficoltà del sistema bancario (non solo in Italia). – sottolinea il Csc – Fattori che accrescono i rischi al ribasso per l’andamento dell’economia italiana”.

“Nel mercato del lavoro – si legge inoltre nel rapporto del Csc – l’aumento dell’occupazione ora non riguarda più solo le forme contrattuali incentivate: un segnale importante di consolidamento dei progressi avviati ormai da oltre due anni”. Nel bimestre aprile-maggio, evidenzia il Csc, il numero di persone occupate è aumentato di 97 mila unità (+0,4%), dopo le +25 mila del primo trimestre (+0,1%); il livello in maggio è ai massimi da aprile 2011. La crescita è ascrivibile a un ulteriore aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+31 mila, che allunga la serie di quattro trimestri consecutivi di espansione). Crescono anche i lavoratori a termine (+53 mila, dopo due trimestri di contrazione) e quelli indipendenti (+12 mila, pressoché piatti nel primo trimestre dopo un prolungato calo).

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