Le “cose delicate” del cantautore Marco Massa


Lo confesso: prima di mettere sul piatto il vinile di Marco Massa, cantautore milanese cinquantatreenne, sapevo pochissimo di lui e del suo percorso artistico. Un po’ per mia mancanza, un po’ perché lui ha centellinato la sua presenza nel mondo discografico. Così ho recuperato il tempo perduto “consumando” i solchi di Sono cose delicate, il suo terzo album in studio uscito in primavera. Massa si muove tra la migliore tradizione cantautorale ed echi di jazz. Possiede una poetica limpida, sincera, raffinata, attraverso la quale, senza particolari artifici, riporta al centro dell’attenzione una quotidianità che spesso diamo per scontata, le nostre città, il tempo che viviamo, ma anche i sentimenti più profondi e la musica come forma d’arte. Nel brano ’O Divo, per esempio, riesce a calarsi nella solitudine delle star, “così tanto tanto ricco, così poco poco amato”, mentre con la ballata Pianista senza piano rende omaggio, senza nominarlo, al maestro Renato Sellani, che non ha mai avuto un pianoforte, ma ciò non gli ha impedito di diventare uno dei padri del jazz italiano. Con questo brano ci avverte che a fare la differenza nella vita non è lo strumento, di qualsiasi tipo esso sia, ma il sentimento, le emozioni che portiamo dentro.

Sono cose delicate non è solo il titolo di questo lavoro, ma anche il brano che meglio lo rappresenta, frutto di reminiscenze del passato: quando aveva 10 anni, infatti, al cantautore milanese capitò di ascoltare l’omonimo pezzo del cantante e pianista siciliano Virgilio Savona e di innamorarsene. “[…] Mi sfuggiva il significato di quelle parole ma ero affascinato dal loro suono e dal modo in cui le pronunciava, tanto che l’ascoltavo in continuazione, anche dieci volte al giorno, cercando di imitare quella cadenza” scrive Massa, ricordando un bellissimo momento della sua infanzia. Ed ecco che le suggestioni e le emozioni del passato tornano a galla nelle canzoni, si fanno parola e suono, diventano presente. Le condivide con i grandi artisti che hanno accettato di partecipare alle registrazioni di questo disco: Tullio De Piscopo, Faso, Greg Lamy, Luca Colombo, Massimo Moriconi, Paolo e Marco Brioschi e tantissimi altri. Per certificare l’unicità di Sono cose delicate e la lontananza da qualsiasi logica commerciale, il cantautore ha deciso di pubblicarlo solo in vinile da 180 grammi, acquistabile su Amazon, con la possibilità di scaricarlo anche in digitale, insieme ad alcune chicche, nella sezione Extra del suo sito ufficiale.

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