Intervista con il cantautore Bonaveri che ci presenta il nuovo singolo “Clandestino”


Da venerdì 2 marzo in radio “Clandestino”, secondo estratto da “Reloaded” , il nuovo disco di Bonaveri prodotto da Maurizio Biancani per Fonoprint. Il cantautore bolognese vanta prestigiose collaborazioni a cominciare da Maurizio Biancani (suo produttore artistico dal 2009), Beppe Quirici, Elio Rivagli, Mario Arcari, Lucio Dalla, Marco Fadda, Vincenzo Zitello, Ellade Bandini, Stefano Melone, Armando Corsi, Pietro Posani, Elena Champion, Stefano Gentilini, Luca De Riso, Gabriele Palazzi e tanti altri importanti musicisti di fama internazionale.

Ecco cosa ci ha raccontato Bonaveri riguardo il nuovo singolo “Clandestino”.

Ciao Bonaveri e bentrovato sulle pagine di Radio Web Italia!  Da venerdì 2 marzo in radio “Clandestino”, secondo estratto da “Reloaded”, il nuovo disco. Com’è nato questo pezzo?
Scritto oltre 10 anni fa, volevo stigmatizzare alcune considerazioni di facile intuizione: la prima, che avremmo presto subito l’onda anomala di questo fiume di persone (i migranti) che si sarebbe gettato in mare per cercare salvezza. La seconda che a partire dal 2011 la finanza avrebbe sostituito la politica alla guida dei governi, stravolgendo e modificando il concetto stesso di democrazia. La terza, che ciascuno di noi, sopraffatto dalle procedure dell’era della tecnica, si sarebbe sentito clandestino ovunque, costretto all’essere idoneo esclusivamente alle procedure stesse, pena l’esclusione dalla società e, cosa che dà ancora più fastidio ai molti affezionati ai social, dalle statistiche.

Parlando del nuovo album prodotto da Maurizio Biancani per Fonoprint. C’è un filo conduttore che lega le 18 tracce di “Reloaded”?
Sì, ed è il lungo concept iniziato con il primo disco “SCIVOLA VIA” che si è sviluppato nei 4 dischi successivi (MAGNIFICO, CITTA’ INVISIBILI, L’ORA DELL’OMBRA ROSSA e LA STAFFETTA) nei quali porto avanti l’osservazione del mutamento quasi antropologico che la tecnica ha determinato nell’uomo, le condizioni sociali in cui questo mutamento avviene e le possibilità di sopravviverne, se non persino di contrastarlo con strategie e sinergie tra volonterosi.

C’è un brano (o più brani) a cui sei particolarmente legato?
Certamente LE MAT, che mi rappresenta ed è forse il brano più autobiografico, e DELLE DIVERSITA’ che è un po’ il mio testamento spirituale, l’augurio per le nuove generazioni.

A chi dedichi questo disco?
In particolare a mia moglie Patrizia ed ai miei gatti.

Sappiamo che il disco è stato presentato live il 15 febbraio al Teatro Fanin di San Giovanni in Persiceto (BO) e il 21 febbraio al Teatro Leonardo di Milano. Quali sono state le soddisfazioni più grandi durante questi concerti?
L’entusiasmo del pubblico, e l’ennesima conferma che quando un team affiatato condivide obiettivi, intenzioni e passioni i risultati non si fanno attendere.

Cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?
Spero molti live, che stiamo già organizzando, e sto iniziando a scrivere il nuovo disco, che mi piacerebbe vedesse la luce entro ilo 2019.

Grazie per la disponibilità. Lascio a te la chiusura per lanciare un messaggio ai lettori di Radio Web Italia.
Resistete, sempre. In direzione ostinata e contraria, inseguendo voi stessi e proteggendo il vostro sentire. Coltivate l’amicizia, il linguaggio e la vostra emotività.

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