Gue-Pequeno

Guè Pequeno chiude al Viper Theatre di Firenze il Vero Tour 2016


“Volevo fare qualcosa che si sganciasse da tutto, da un rap troppo… teen. La scena italiana mi sta un po’ stretta… i meccanismi sono gli stessi di vent’anni fa anche se il rap oggi è diventato di moda. Mi hanno sempre accusato di voler fare l’americano… beh questa volta l’ho fatto veramente”.

Signore e Signori, Guè Pequeno, live sabato 27 febbraio al Viper Theatre di Firenze (via Pistoiese / via Lombardia – ore 21 – biglietto 18 euro – prevendite www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it – info tel. 055.0460993 – 055.0195912 www.lndf.it – www.viperclub.eu) per l’ultima tappa del Vero Tour.

Più che un tour, una marcia trionfale, che vede il Guercio a capo di una vera band, con contorno di visual ed effetti speciali: tutte meraviglie curate da Pequeno in persona.

Del resto stiamo parlando di uno dei pochi rapper italiani in grado di leggere e interpretare l’evoluzione dell’hip hop a livello globale, anticipando le tendenze e i gusti di un genere in continua mutazione.

Con il recente album “Vero” – uscito anche in versione Royal Edition con inediti e rarità, tra cui “Champion Sound – AI29 Anthem” ispirata al pilota Ducati Andrea Iannone – Guè Pequeno consolida la sua maturità artistica, fissando una poetica tra l’attrazione per il peccato e il desiderio di redenzione. Liquide notti e apocalittici hangover, durezza e romanticismo, buchi neri e lucida razionalità: attraverso questi estremi si muove il rap di Guè, capace di mettere in rima il sentire di una generazione, lontano dalla retorica dei luoghi comuni, dentro la realtà di strada dove abita il rap, appunto “Vero”.

“Vero” è anche la prova di un esperimento riuscito: Guè Pequeno si avventura, con la voce e la metrica, in territori nuovi dimostrando di avere più di un registro a disposizione, dallo swag da culto di “Squalo” al cantato in stile nuova dancehall di “Nouveau Riche” prodotta dai Crookers. Come le vere rap star, Guè Pequeno non si accontenta di dare al suo pubblico quello che già conosce, ma gli fa fare un passo avanti portandolo a farsi un giro nel nuovo di West e East Coast.

Il risultato di questo esperimento è un album che abbraccia nuovi stili senza mai perdere l’inconfondibile marchio di fabbrica che Guè si porta dietro dai tempi di “Mi fist”, il primo album dei suoi Club Dogo. Un marchio con molti tentativi d’imitazione.

Logica conseguenza di questa evoluzione sono due collaborazioni importanti – e impensabili in altri tempi e per altri rapper – come quella nel brano “Interstellar” con Akon – il rapper e produttore americano che ha lavorato con Eminem, Lil Wayne, David Guetta, Snoop Dogg e Gwen Stefani – e quella con Joke, star del rap francese in “Tu non sai”. Due featuring che marcano ancora più a fondo, qualora non fosse abbastanza chiara – la credibilità dell’artista, sia internazionale che di strada.

“Vero” è anche ricerca, un viaggio spaziale fino alle più nuove frontiere dell’hip hop, basi che di per sé sono già hit da classifica, in Italia e altrove. Una vera e propria sprovincializzazione del rap italiano, che diventa globale e competitivo a tutti i livelli. Il merito va equamente diviso tra l’artista e il gotha di produttori chiamati a collaborare: 2nd Roof, Zef, The Ceasars, Don Joe, Therapy2093, producer multiplatino francese, Major Seven (producer di The Devil is a Lie di Rick Ross e Jay Z), Crookers e Bassi Maestro.

Guarda il video Guè Pequeno – Fiumi Di Champagne ft. Peppino Di Capri

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