Alfonso Marino con una Mostra originale


“Mi sento molto soddisfatto per quanto realizzato e presentato nella Mostra a Sabaudia- così si esprime raggiante di contentezza lo scrittore poeta Alfonso Marino, raccontando delle sensazioni provate conseguenti all’appuntamento letterario di sabato 5 novembre scorso. “ Si è instaurato un clima molto amichevole – prosegue – tra i convenuti che hanno inteso partecipare a questo evento, a mio parere caratterizzato da un’alta sintonia culturale.

Il realistico senso di quanto portato all’attenzione delle persone interessate è da collegarsi principalmente al tema dell’ironia. Nello specifico un gioco che coinvolge l’artista sin dai primi oggetti selezionati e adeguatamente messi in esposizione”.

L’incontro ha avuto luogo presso la sala espositiva del Museo Greco nell’ambito di una particolare riunione in cui il tempo è stato contraddistinto da una miscellanea artistica con la recitazione di poesie e l’esibizione di significativi brani musicali. Nella circostanza, sono intervenuti autorevoli letterati come Lello Agretti, Nadia Marino, Patrizia Nizzo, Giuseppe Napolitano e Irene Vallone.

Alfonso Marino per il prezioso lavoro di ricerca si rivela come un protagonista ricco di molteplici interessi, dotato di una certa eleganza e fortemente appassionato del mondo delle rime, al quale lui stesso si rivolge con una scadenza quotidiana dando spazio da un lato ai versi personali e dall’altro dando voce a poeti e poetesse che lo affascinano di più.

“Alfo”nelle sue creazioni utilizza in modo egregio e pertinente la carta mediante la quale dà sostanza alle sue esternazioni liriche, elaborando una sequela di prodotti che provocano piacevoli sensazioni.

Lo spirito conduttore, che si legge nella Mostra (aperta fino al 13 novembre prossimo), è rivolto all’approfondimento di argomenti esistenziali, sulla scorta di un gioco, nel quale scrittore prende a burla la complessa realtà che gli è davanti, compiaciuto dall’idea che le parole e le diverse creazioni si dirigono nel mondo dell’io, nel quale si agitano le personali meditazioni.

La studiosa Miriam Sciarrone, nella presentazione dell’opera dell’arguto Autore, dà il seguente giudizio:”Peculiarità del Marino infatti è quella di creare con la carta, il legno, il ferro ed altri materiali, le forme che ognuno può guardare, adulto o bambino che sia, grazie, soprattutto, alla sua esperienza come poeta. Negli Alfabeti Impertinenti, ( ndr titolo della Mostra) nulla è lasciato al caso, anche il voler celare ciò che realmente si vuole esprimere, affinché ognuno possa divertirsi a legare i lemmi dell’immagine, fantasticando con la mente come meglio crede”.

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