PresaDiretta in onda lunedì 30 gennaio su Rai3: puntata dedicata al lavoro e i salari da fame


Lunedì 30 gennaio alle 21.15 su Rai3 una puntata di PRESADIRETTA dedicata al tema sociale più caldo del momento, il lavoro e i salari. Un confronto tra due mondi del lavoro su cui riflettere, quello italiano e quello svedese.

Con l’inchiesta SALARI DA FAME di Elena Stramentinoli, PresaDiretta restituisce l’immagine impietosa di un paese dove ormai la precarizzazione del lavoro è un fatto compiuto. In Italia gli ultimi indicatori economici fotografano un paese dove il 20% della popolazione detiene quasi il 70% della ricchezza, dove i salari non crescono quanto la produttività, un paese dove la liberalizzazione dei contratti fa rima con sfruttamento selvaggio e il tenore di vita delle famiglie è sempre più schiacciato verso il basso.
Un lungo viaggio in giro per l’Italia a incontrare storie che raccontano come il precariato continua a crescere in tutti i settori del lavoro, nel privato e nel pubblico. Dal medico all’archeologo, dal contadino alla tuta blu, dal fattorino in bicicletta al cameriere.

E poi a PresaDiretta il confronto con un modello che sembra lontano anni luce dal nostro, quello svedese. Con il reportage di Riccardo Iacona, SVEZIA IL PAESE DEI SINDACATI.
Come fanno in Svezia ad aumentare gli stipendi, ma proprio tutti gli stipendi, ogni anno? E come fa la politica ad andare d’accordo con i sindacati? Come fanno insomma gli svedesi a vivere così tanto meglio di noi?
Già, perché la Svezia è il paese dove i redditi sono i più alti d’Europa, dove i salari vengono adeguati al costo della vita ogni anno ma le imprese rimangono le più concorrenziali, il paese che è uscito dalla crisi economica del 2008 più velocemente di tutti, quello dove il sindacato non viene vissuto da chi è al Governo come un problema, ma come parte della soluzione. Qual è il segreto di questi numeri?

Nella seconda pagina con LA BATTAGLIA DELL’ACQUA di Alessandro Macina ripercorriamo il centro e sud dell’Italia per scoprire come, a 6 anni di distanza dal referendum in cui gli italiani votarono in massa per dire si all’acqua pubblica, non solo l’acqua non è tornata al pubblico, ma si è aperta una nuova frontiera per lo sfruttamento privato di questo bene essenziale. La nuova frontiera è stata soprannominata la “battaglia per le fonti”. In regioni come la Sicilia, la Calabria o la Campania l’acqua è stata privatizzata due volte, a valle e a monte. I grandi gestori privati infatti possiedono la rete idrica e anche le fonti, possono quindi vendere l’acqua ad altri gestori privati che a loro volta la rivendono e la distribuiscono ai cittadini. E il costo delle bollette lievita.
Ma c’è anche chi ha trovato il modo di ribellarsi alle gestioni costose e inadempienti.

Il protagonista di “IACONA INCONTRA” è Toni Servillo in teatro in questi giorni con “Elvira” prodotto da Teatri Uniti e dal Piccolo. Grande successo di pubblico a Milano, a Parigi e ora a Napoli al Teatro Bellini.
Attraverso le sette lezioni che il grande attore francese Louis Jouvet tiene ad una giovane allieva sul monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière, Servillo racconta il mestiere di attore come una maniera di stare al mondo in cui recitare significa molto di più che mettere in scena una parte. Con “Elvira”, Servillo tocca la vita, l’arte, il sentimento e la passione. E’ lo stesso Jouvet a dire ai suoi allievi che avranno imparato qualcosa solo il giorno in cui avranno la consapevolezza interiore che ciò che sono è in relazione con ciò che fanno. In quella corrispondenza c’è la chiave della vita, non solo del teatro.

“SALARI DA FAME”, “SVEZIA IL PAESE DEI SINDACATI”, “LA BATTAGLIA DELL’ACQUA” sono un racconto di Riccardo Iacona con Marianna De Marzi, Alessandro Macina, Elena Marzano, Raffaella Notariale, Elena Stramentinoli.

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