Dal 15 febbraio le arti visive di Raul Gabriel al Pacta Salone di Milano


Dal 15 al 19 febbraio 2017 l’arte visiva è al PACTA SALONE, primo Teatro Metropolitano di Milano: THE GLORIOUS NOTHING (prologue), progetto espositivo e live performance in quattro misure di Raul Gabriel, artista argentino che dalla musica è passato alle arti visive, organizzato e promosso da Fondazione Rivoli2 in collaborazione con PACTA . dei Teatri, rende questo teatro una vetrina delle arti contemporanee nazionali e internazionali.
Lo stesso artista, a partire dal concetto di riqualifica urbana dello spazio presente nel progetto PACTA, opererà anche un intervento pittorico permanente per i muri esterni del PACTA SALONE.

L’artista presenta il suo concetto di libertà, ovvero il suo apparente contrario: il non avere nulla. Non possedere nulla è condizione di libertà. La libertà è per Gabriel come un trauma gioioso, che rivela i nuovi percorsi della sua sperimentazione. Da qui nascono i polistiroli come “luce abbagliante”. I polistiroli, sono l’immagine perfetta di come quel nulla assoluto rivela la purezza dello sporco che è ciò che ci tiene in vita e che aspetta il suo riscatto in una trasfigurazione mai compiuta.

All’interno dei giorni di mostra, il 17 febbraio, si svolgerà una serata di live performance come pensiero congiunto tra arte e musica con l’oboista Simone Toni, nome di fama internazionale che suona un oboe d’avorio.
Il progetto è commentato da un testo critico del Prof. Elio Franzini, Professore Ordinario e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano.

Intervento pittorico di Raul Gabriel per il muro del PACTA SALONE

L’artista darà inizio a un intervento di riconsiderazione del muro perimetrale al teatro e della porzione di muro esterno che limita lo stabile in cui è posto il teatro. L’intervento sarà multimaterico e bidimensionale e consisterà in un’applicazione in sicurezza al muro, preventivamente preparato, di lamiere sagomate; le lamiere metalliche e la pittura sono gli elementi essenziali della composizione.
Segno e materia saranno gli “strumenti” della composizione che tende a scomporre la superficie del muro: perimetro, limite e quindi soglia che attende di essere varcata. Si tratta di mostrare quanta gloria, quanta grandezza e quanta bellezza è presente nel marginale, nello scarto, nel cosi insignificante da non poter essere definito neanche povero. Lamiere di scarto con differenti texture e lavorazioni e segni pittorici comporranno una vera e propria teoria di un cosmo meraviglioso, che calpestiamo, trituriamo, consumiamo senza renderci conto di quanto la sua intrinseca gloria parla costantemente al nostro desiderio dell’oltre.

Raul Gabriel è nato nei sobborghi di Buenos Aires. Vive e lavora tra Londra e Milano. Dopo un periodo dedicato alla sperimentazione in musica e un lungo viaggio a SantaFe de Bogotà, alla fine del 1998 si converte alle arti visive che lo portano a Milano poi a Londra, dove in pochi anni gli vengono dedicate numerose mostre pubbliche e private. Raul Gabriel rimane un artista underground che segue un percorso sempre alternativo ai circuiti tradizionali.

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