Rinasce il Porto turistico di Ostia


Una grande struttura integrata in grado di accogliere a Roma centinaia di imbarcazioni turistiche, ma anche un luogo di incontro, gioco, sport, arte, cinema e musica aperto a tutti, con un ricco programma di eventi e di progetti, all’insegna della legalità. È il Porto Turistico di Roma, a Ostia, il cui piano di rilancio è stato presentato alla presenza tra gli altri del governatore Nicola Zingaretti. Gestito da luglio scorso dall’amministratore giudiziario Donato Pezzuto, il Porto ha avviato un piano di riqualificazione della marina, aprendo le porte a tutte le federazioni sportive e mettendo in calendario una lunga serie di manifestazioni, prima delle quali sarà il Campionato Italiano Classi Olimpiche di Vela, in programma dal 16 al 19 marzo. In occasione della conferenza stampa è stato presentato anche il nuovo logo del Porto Turistico di Roma, realizzato dall’agenzia Hdrà, che ha gestito tutte le attività di comunicazione. Il Porto Turistico di Roma è stato inaugurato nel 2001.

Progettato e realizzato secondo i concept più innovativi delle marine nazionali, il Porto Turistico di Roma nasce con l’obiettivo di tradurre le esigenze degli utenti nelle declinazioni più moderne. La struttura si sviluppa su una superficie di circa 22 ettari e dispone di 16 pontili fissi e 840 posti barca per lunghezze comprese fra gli 8 e i 60 metri.

“Noi vorremmo che chi vuole praticare lo sport lo faccia gratuitamente nel porto turistico di Roma restituito. Lanceremo per le federazioni sportive un bando per sostenere questa ‘start up'”, ha annunciato Zingaretti. “Quando ci siamo insediati, sette mesi fa – ha affermato Pezzuto – abbiamo trovato una situazione disastrosa. La struttura portuale era gestita da una società fallita nel 2013.

Abbiamo affrontato innumerevoli problematiche, un abbandono diffuso, un disinteresse generale, cercando di rimettere ordine per rimuovere le criticità. Abbiamo costruito insieme al giudice delegato un programma di gestione e un piano industriale e finanziario con obiettivi per la realizzazione di un progetto imprenditoriale di alto contenuto sociale”. “È un bel momento per noi e per la città perché i beni sequestrati alla criminalità vengono messi a disposizione della collettività” il commento del vicesindaco di Roma Luca Bergamo, intervenuto all’iniziativa. Secondo il procuratore generale della Repubblica di Roma Giovanni Salvi “il lavoro che si sta facendo al Porto di Roma è prezioso, perché le confische possono diventare un boomerang, facendo sì che si pensi che le organizzazioni criminali danno lavoro e lo Stato fa fallire le imprese. Questo non è accettabile”. Gli ha fatto eco Francesco Monastero, presidente del Tribunale di Roma: “Questo paradossalmente è un dissequestro: i beni prima erano di fatto confiscati da qualcuno e ora sono tornati nella disponibilità di tutti”.

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