I cittadini europei mostrano un’enorme sostegno ad un’Europa più democratica, forte e unita


Ieri, 60esimo anniversario del Trattato di Roma, un oceano di bandiere blu ha riempito la capitale italiana. Più di 10.000 cittadini europei provenienti da tutta Europa sono scesi in piazza per difendere l’ideale europeo e per chiedere un’Europa diversa e più politicamente unita ed i cui cittadini sono ascoltati e messi al centro di ogni decisione. “L’alta partecipazione a questa Marcia significa che la maggioranza dei cittadini europei nutrono gradi speranze nel progetto europeo. Tuttavia, non vogliono un’Europa dove le decisioni siano prese dai Capi di Stato e di Governo a porte chiuse. Vogliono partecipare ad un dibattito europeo e vedere rispettate le proprie aspirazioni europeiste. Soprattutto, si spettano risultati” ha dichiarato Paolo Vacca, segretario generale dell’Unione dei Federalisti Europei, uno dei promotori della Marcia.

La Marcia è un movimento genuinamente pro-europeo. In migliaia hanno raggiunto i propri concittadini italiani in aereo, in treno ed in pullman. Gruppi sono stati organizzati da più di 30 città europee e 90 città italiane e tante altre centinaia sono giunte a Roma coi propri mezzi per far sentire la propria voce. Alla testa del corteo ha sfilato un gruppo di più di 100 parlamentari nazionali ed europei ed un grande numero di rappresentanti e gonfaloni di enti locali italiani.

La Marcia per l’Europa a Roma ha ispirato altre manifestazioni in tutta Europa che hanno avuto un’alta partecipazione spontanea a Berlino, Bruxelles, Düsseldorf, Lussemburgo, Madrid, Parigi, Varsavia e Vilnius.

“La Marcia per l’Europa a Roma non è la fine della nostra iniziativa”, aggiunge Christopher Glück, Presidente dei Giovani Federalisti Europei, un altro promotore della marcia. “Questo è l’inizio di un processo. Quello che vediamo oggi è che i cittadini europei vogliono esprimere il loro sostegno all’Europa, respingere il nazionalismo ed il populismo e cambiare l’Europa. Non vogliono continuare ad accettare che i loro governi non risolvano i loro problemi e non trovino soluzioni alle sfide che l’Europa affronta. Noi continueremo ad insistere su un messaggio positivo e di speranza per l’unità europea”.

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