Giffoni 2017. Alessandro D’Alatri pensa a un film sugli haters


“Le tante critiche piovute su The Startup per il parallelo, peraltro mai dichiarato, con la storia di Mark Zuckerberg, mi hanno fatto venir voglia di raccontare gli haters. Si tende a ignorarli, a rimuoverli e invece penso che bisogna raccontarli proprio perché solo così possono capire chi sono davvero”. Lo ha detto Alessandro D’Alatri parlando ai ragazzi della Masterclass della 47esima edizione del GFF.

L’incontro è partito dall’analisi di The Startup, visto in sala dai giurati, che non hanno fatto fatica a immedesimarsi nel diciottenne Matteo Achilli, ideatore di Egomnia, social network ora di stanza a Matera, che fa incontrare domanda e offerta di lavoro sulla base del merito. “E’ una storia che ha a che fare con l’etica dei giovani, con il valore del sacrificio, ormai rimosso dalla nostra società: tutto oggi deve essere facile, ma questo porta con sé un devastante senso di fallimento alimentato dalla necessità del tutto e subito”. Il regista ha annunciato di essere al lavoro su due progetti nuovi e ha parlato dei ragazzi: “Si abusa della parola ‘giovani’, ma in concreto non si fa nulla, non c’è una vera attenzione verso di loro. I politici pensano più a quello che i ragazzi possono fare per loro e non il contrario, come si racconta anche nel film. Ma in fondo loro, e lo vedo con i miei figli, chiedono poco: chiedono attenzioni. Giffoni rappresenta la maggioranza dei ragazzi d’oggi, che si impegnano e si appassionano, ma che non racconta nessuno. Parlare di cinema qui è un segnale bellissimo”.

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