Premio Tenco 2017: ecco i vincitori della 41esima edizione


VINICIO CAPOSSELA (artista), CAMANÉ e MASSIMO RANIERI (operatori culturali) sono i vincitori del PREMIO TENCO 2017, il riconoscimento assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. Le tipologie del premio sono due: per cantautori e per operatori culturali.

In linea con la scelta del Club Tenco di dedicare alle Terre di Mare tutte le iniziative del 2017, così come la riuscita MUSICHE DA NEW YORK, anche le scelte artistiche della RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE (PREMIO TENCO) 2017 trovano quest’anno, in questo fil rouge, la propria espressione. Si è pensato, quindi, ad artisti che abbiano un legame forte con il mare o che ne abbiano esaltato i suoi tanti aspetti (di seguito le motivazioni dell’assegnazione dei Premi).

ANTICIPAZIONI PROGRAMMA PREMIO TENCO 2017 – Si prosegue, intanto, nella stesura del programma della 41° edizione della Rassegna della Canzone d’Autore (Premio Tenco 2017) organizzata dal Club Tenco con il contributo del Comune di Sanremo, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Casinò di Sanremo, Regione Liguria, Camera di Commercio delle Riviere di Liguria, Coop Liguria:

– confermate location e date: il Teatro Ariston di Sanremo dal 19 al 21 ottobre.

– il 19 ottobre, prima giornata della Rassegna, è prevista una serata interamente dedicata ai vincitori delle TARGHE TENCO 2017. Si potranno vedere sullo stesso palco: CLAUDIO LOLLI, BRUNORI SAS, LASTANZADIGRETA, GINEVRA DI MARCO, CANIO LOGUERCIO e ALESSANDRO D’ALESSANDRO. Ancora da definire le date degli interventi di Camané, Vinicio Capossela e Massimo Ranieri.

– TORNANO I MOMENTI COLLATERALI E CONGRESSUALI – A latere della Rassegna, negli stessi giorni del 19, 20 e 21 ottobre – sempre organizzato dal Club Tenco – si terrà il convegno “Cantautori a scuola”, centrato sui rapporti fra canzone d’autore e mondo didattico, in vista di un possibile progetto d’introduzione della canzone come materia di studio nelle scuole italiane dopo il confronto, per ora a distanza, tra il Club Tenco e il ministro Dario Franceschini su questo tema. Al Forum, che segna per il Tenco il ritorno di importanti momenti congressuali in margine agli eventi spettacolari (come avveniva nei primi anni della storia del Club), prenderanno parte artisti, operatori del settore, esponenti delle istituzioni e dei media. Il programma dettagliato del convegno e l’elenco dei partecipanti saranno comunicati nel corso delle prossime settimane.

– Sono già aperte le prevendite per assistere alla 41° edizione della Rassegna. Da quest’anno, inoltre, è stato abolito il diritto di prevendita, quindi i biglietti avranno lo stesso prezzo sia in prevendita che al botteghino.

DI SEGUITO LE MOTIVAZIONI DEI PRIEMI TENCO 2017

VINICIO CAPOSSELA – PREMIO TENCO ALL’ARTISTA – Abbiamo assistito, nel dopo Tenco del 1989, alla partenza del suo viaggio. Un viaggio nella storia della musica e dell’uomo, nella geografia dell’anima e del mito inseguendo le suggestioni di correnti marine. Ci ha portato nei porti di Livorno, Amburgo e Atene; ha esplorato musiche di mare come il rebetico, la morna, il tango, la taranta; si è immerso nei miti di Melville e nel racconto di un viaggiatore come Céline. Il Premio Tenco non poteva essergli assegnato che nell’edizione intitolata alle Terre di Mare.

CAMANÉ – PREMIO TENCO ALL’OPERATORE CULTURALE – Il Fado è l’anima e l’icona musicale di Lisbona, capitale di viaggi e di esplorazioni. Da quando, nel 2011, l’Unesco l’ha proclamato “patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”, molti cantanti prestigiosi infilano nel loro repertorio qualche canzone di questo genere. Ma noi premiamo colui che è il cantante di Fado per antonomasia, l’erede naturale di Amália Rodrigues e Alfredo Marceneiro, la voce in grado di divulgare le emozioni e la poesia che la città di Lisbona tramanda da quasi secoli.

MASSIMO RANIERI – PREMIO TENCO ALL’OPERATORE CULTURALE – Juke-box, radio e televisione, prestigiosi teatri e cinema, non c’è mezzo o luogo di comunicazione che non abbia diffuso il patrimonio onnicomprensivo della sua musica conquistando ogni tipo di pubblico, come conviene solo ai grandi artisti. La sua straordinaria rivisitazione del repertorio della canzone di Napoli, sua città natale, esaltata dalla “nuova mediterraneità” di Mauro Pagani o dalla lettura jazz, fa di lui, al contempo, un grande divulgatore della tradizione e il prototipo di linguaggi espressivi del tutto inediti.

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