“Blue Eyes Blue” è il nuovo singolo di Eloisa Atti

foto Mauro Bastelli

Si intitola “Blue Eyes Blue” il singolo di Eloisa Atti che precede l’uscita, il prossimo 23 febbraio per Alman Music e con il supporto di Strade Blu Factory, del nuovo disco “Edges”. “Blue Eyes Blue” è una canzone dalle sonorità retrò e racconta i dispetti di una persona che non si pente delle sue malefatte, tranne di quelle arrecate al suo innamorato dagli occhi blu. “E’ un brano scherzoso, ispirato alle sonorità anni ’50 – racconta Eloisa – che è nato in realtà da un bisogno personale di chiedere perdono del dispiacere causato non intenzionalmente a qualcuno che mi è caro. Inoltre, grazie al bellissimo solo di Marco Bovi alla chitarra, questa canzone è anche il mio personale omaggio in salsa californiana-hawaiana a Elvis e soprattutto a Scotty Moore“.

“Edges” è un disco di americana che mescola country, folk, blues, deviazioni jazz che sanno di legno e di polvere, ma apre anche squarci evocativi come cieli di pianura e s’intride di profondissime malinconie. Sono tracce di americana ma all’italiana, da parte di una sognatrice – così viene ritratta nella copertina della designer sarda Paola Cassano, come uno dei personaggi femminili del ciclo “Le Sognatrici” – che dopo aver attraversato la musica brasiliana, il progressive padano di un disco come “Penelope” e tributato l’omaggio a Billie Holiday di “Everything Happens for the Best” arriva ad un’opera che incrocia i suoni d’oltreoceano con un gusto melodico di casa nostra. Mentre i testi raccontano storie che lasciano qualcosa d’importante a tutti, perché i sogni dei sognatori come Eloisa dicono cose vere, magari addolcite da una melodia e da una voce in seppia, ma portano una verità umana assoluta, come certe narrazioni di McCarthy o di Steinbeck.

Prodotto dalla stessa Eloisa Atti (per la prima volta produttrice di sé stessa), mixato a Tucson dal leggendario Craig Schumacher (Calexico, Devotchka, Neko Case) e masterizzato da Giovanni Versari (Grammy 2016 ai Muse per “Best rock album”), “Edges” è un disco acustico, dalla produzione essenziale e diretta, che si gioca le sue carte sulla forza emozionale del songwriting, deviando talvolta verso la musica anni ’50 (il primo singolo “Blue Eyes Blue”), l’esotismo di una pedal steel guitar (“Love signs”), il jazz (“The Rest of me”), addirittura il trip-hop (“The Careless Song”).

“’Edges – spiega Eloisa – è una parola inglese ricca di significato. Edges sono le estremità, i margini che racchiudono un’identità e al tempo stesso rappresentano separazione e contiguità tra mondi diversi, differenze drammatiche e vincoli indissolubili. Il mio disco parla di estremi, di limiti e di confini sotto diversi punti di vista.”

Ci si muove dentro e fuori dai propri confini mentali, corporei, emotivi, in “Edges” per fare i conti con l’amore che finisce e la sensazione incantevole della rinascita. Ma anche col dolore e il rimpianto che rimangono dopo che qualcosa non è andato come doveva. Senza mai drammatizzare troppo, ma considerando il sogno come una dreamy land in cui cercare la propria verità. Perché in fondo “varcare i limiti è emozionante come un sogno”. E se lo dice una grande sognatrice come Eloisa Atti, c’è da crederle.

Newsletter


Guarda anche...

Eloisa Atti

Eloisa Atti: esce “Edges”, il nuovo album. Il 9 marzo al Teatro Petrella di Longiano la presentazione live

Esce oggi per Cose Sonore / Alman Music / Strade Blu Factory con distribuzione Self …