Maschere e riti antichi, pieno successo a Venezia per i “Carnevali della tradizione” proposti dall’Unpli


I colori, l’entusiasmo, le atmosfere e le peculiarità dei “Carnevali della tradizione” hanno conquistato il Carnevale di Venezia, riscuotendo successo e apprezzamento. I gruppi individuati dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia hanno portato alla ribalta della kermesse veneziana maschere e riti antichissimi, strettamente legati all’identità dei territori; oltre 200 i figuranti, in rappresentanza di sei diverse regioni, che hanno animato il palco “Creatum Civitas Ludens” ispirato al circo e al mondo dei giochi, con coreografie originali del film La Strada di Fellini.

LE ESIBIZIONI. L’evento è stato aperto dall’emozionante esibizione, caratterizzata dal suono ritmico e cadenzato dei campanacci e dai riti propiziatori dei “Mamuthones” e dei “Issohadores” della Pro Loco di Mamoiada (Sardegna). A seguire l’eleganza delle tuniche danzanti vestite in raso rosso del “Domino di Lavello – “Il Paese che Balla” (Basilicata) nella rievocazione di una festa che affonda le sue radici in epoche lontane. Sul palco di piazza San Marco sono saliti anche i sei gruppi delle “Maschere del Carnevale” in rappresentanza di alcune delle tradizioni legate ai carnevali piemontesi. E’ stata poi la volta dei colori sgargianti e delle danze, comprese quelle acrobatiche, del gruppo de “Le meraviglie dell’arcobaleno di Piediripa” (Marche) che hanno fatto da netto contrasto ad un pomeriggio chiuso e piovoso. E’ poi stato il turno de “I Giardinieri di Salemi” (Sicilia) che hanno conquistato l’attenzione ed il sorriso dei presenti con la caratteristica scaletta estensibile, tramite la quale hanno donato dolci tipici siciliani al pubblico presente. Ha concluso l’esibizione la fantasia del “Il Carnevale Storico Persicetano” di San Giovanni in Persiceto (Emilia-Romagna).

LE DICHIARAZIONI. “La valorizzazione dei Carnevali storici è un progetto al quale lavoriamo da lungo tempo e che qui a Venezia ha registrato il primo importante passo. Un grande evento reso possibile grazie all’assessorato al turismo del di Venezia, alla direzione del Carnevale e a tutti coloro che hanno sostenuto questa iniziativa” ha commentato al margine dell’esibizione, Antonino La Spina presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco. Soddisfazione espressa anche da Paola Mar, assessore al turismo del Comune di Venezia: “Un Carnevale importante come il nostro è possibile declinarlo anche con un’altra prospettiva, può diventare un palcoscenico nazionale per i carnevali altrettanto belli e meno conosciuti. Venezia è sempre stata città di scambi e quello andato in scena oggi è certamente un’importante scambio culturale”. Fernando Tomasello, responsabile del dipartimento Patrimonio Culturale dell’Unpli ha invece sottolineato che “è stato stretto un importante legame con il Carnevale di Venezia, dando ancora una volta sostanza alla tutela e valorizzazione del patrimonio immateriale culturale che è la missione principale delle Pro Loco”. Per Piero Rosa Salva amministratore unico di Vela, società organizzatrice del Carnevale di Venezia: “E’ stato un momento di spettacolo per il Carnevale di Venezia che ha accolto con amicizia ed entusiasmo gli amici degli altri Carnevali d’Italia. Un momento che ha arricchito il nostro evento con le loro tipicità e la simpatia dei protagonisti delle Pro Loco d’Italia esaltando così la ricchezza delle tradizioni italiane”. Le esibizioni sono state presentate e coordinate dagli speaker ufficiali del Carnevale, gli attori della Compagnia Pantakin.

All’evento hanno preso parte anche numerosi esponenti istituzionali e del mondo delle Pro Loco in rappresentanza delle sei regioni; presenti fra gli altri i sindaci di Macerata e Salemi, il dg generale dell’assessorato al turismo della Regione Sardegna; erano presenti anche i presidenti dei comitati regionali Unpli Basilicata, Rocco Franciosa, Marche, Mario Borroni, Veneto, Giovanni Follador, il responsabile del dipartimento Organizzazione, Editoria e Sagra di qualità, Sebastiano Sechi, i consiglieri nazionali Rino Furlan e Roberto Masetto ed il presidente della Pro Loco di Torino.

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