La nuova legislazione sulla gestione dei diritti d’autore relativa agli emendamenti del decreto fiscale se da una parte riallinea l’Italia alla direttiva Barnier, dall’altra non è sufficiente ad aprire davvero il settore alla concorrenza e a scardinare il monopolio della Siae. Bruxelles è quindi in fase d’attesa, e aspetta che il dossier venga ripreso in mano dal nuovo governo. “Quanto è stato fatto è sicuramente un passo verso la normalizzazione” dell’anomalia della situazione italiana, spiegano all’ANSA fonti Ue vicino al dossier.
Le ultime misure sul copyright, che sono sotto analisi da parte della Commissione europea da diversi mesi, “probabilmente mettono l’Italia abbastanza in linea con la direttiva Ue” sulla gestione collettiva dei diritti d’autore ma, affermano le fonti, altrettanto “probabilmente non favoriscono la concorrenza”. Bruxelles guarda infatti con molta attenzione anche all’opinione dell’Antitrust italiana. Per questo, avvertono le fonti, se per ora la Commissione resta in fase di attesa, “il nuovo governo dovrà lavorarci su”. (fonte Ansa)
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