Alla fine è successo quello che un anno fa sembrava solo una fiaba raccontata nelle suggestive immagini animate del videoclip “Flowers” di Giovanni Allevi. Nel videclip del brano che aveva fatto da apripista all’album “Equilibrium” del compositore, Trump e Kim Jong-un assumono le sembianze di due insoliti fiori e alla fine, grazie alla musica dalle fattezze di una farfalla ( elisir di tutti i mali), gli animi esagitati dei due protagonisti si calmano e i due si abbracciano, propagando la gioia di vivere e l’accettazione dell’altro.
Di seguito il video, che ha visto la composizione di Giovanni Allevi unirsi nuovamente all’arte grafica di Marco Pavone, disegnatore della Disney. Nell’atmosfera fiabesca della clip i fiori si animano per magia, assumendo dagli uomini pregi e difetti, come l’istinto alla prevaricazione e all’uso della forza per soddisfare la propria brama di potere. Così i fiori sono maschi o femmine, adulti o bambini, alti o bassi, timidi o socievoli, sbocciati o ancora assopiti: sono una metafora allegorica della varietà della vita, di quella ricchezza che troppo spesso viene sprecata in nome della paura del diverso.
Accade allora che due di essi, uno giallo ed urlante (Trump) ed uno “spara semi” dagli occhi a mandorla (Kim Jong Un), terrorizzino tutti gli altri, senza che ve ne sia alcun motivo. Ma la musica riesce a calmarli e riportare la gioia di vivere e l’affettuosa accettazione dell’altro, nella diversità.
La musica di “Flowers”, con il suo incedere altalenante in sette ottavi, travolge i fiori in una gioiosa danza finale, dove a vincere non è l’arroganza ma lo stupore incantato nei confronti dell’altro, abbracciato ed amato anche perché diverso da noi.
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