Prenderà il via il 6 luglio con “Letture e discorsi intorno a droidi e cavalieri: dall’Ariosto alla galassia dei dementi”, a cura dello scrittore e sceneggiatore Ermanno Cavazzoni – tra i collaboratori di Federico Fellini – il progetto di riqualificazione della Rocca di Castelnuovo Garfagnana, una vera e propria “audace impresa” nel segno di uno dei più geniali scrittori della tradizione letteraria italiana, Ludovico Ariosto, che dal 1522 al 1525 governò la Garfagnana per conto del Ducato Estense di Ferrara.
Per diciotto mesi, fino al 2020, la Rocca sarà al centro di un “cantiere aperto”, che la trasformerà in un polo museale moderno, grazie a uno stanziamento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) di 2,5 milioni di euro. L’intervento è affidato a un team di professionisti diretto dal professore Marco Dezzi Bardeschi, ingegnere e architetto con un’esperienza più che quarantennale nel settore della conservazione e dell’intervento di recupero del patrimonio costruito, con la direzione scientifica della professoressa Lina Bolzoni dell’Università Normale di Pisa, che garantirà la qualità della proposta culturale.
Il restauro trasformerà la Rocca in un museo d’avanguardia dedicato all’Ariosto e alla Garfagnana del ‘500, con funzionalità e accessibilità completamente ripensate e uno spettacolare ascensore-torre in vetro che conduce sulla sommità della torre panoramica mai visitata prima. La Rocca diventerà così un luogo simbolo di un circuito di valorizzazione e recupero dell’intero comprensorio garfagnino, aprendo una nuova stagione per Castelnuovo, che avvia un processo di rilancio del centro abitato e dei dintorni, partendo dalla valorizzazione della sua storia e del patrimonio tradizionale, sia come polo dei progetti “Terre Estensi” e “Valle del Serchio”, sia come snodo per intercettare i flussi turistici legati a Lucca Comics. Coinvolte nel progetto, la vicina fortezza di Mont’Alfonso sovrastante la Rocca Ariostesca, che si dice un tempo fosse collegata da un percorso sotterraneo, la fortezza della Verrucole, la rocca di Camporgiano e la rocca di Trassilico, oltre ad altre fortificazioni come le rocche di Sassi, di Cascio, di Ceserana e il castello di Palleroso.
“E’ un progetto storico – dichiara il Presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani – nel segno di quella diversità con cui si è costruita la Toscana, all’interno della quale la Garfagnana si sviluppa in modo omogeneo. La Valle del Serchio trova fin da subito la sua ‘capitale’ in Castelnuovo Garfagnana e attraversa un periodo di grande splendore con il Ducato Estense. Il polo museale che nascerà dà ragione di questa storia e di questo splendore”.
“Questo progetto ha un respiro nazionale – sottolinea il sindaco di Castelnuovo Garfagnana Andrea Tagliasacchi – e ci proietta in una dimensione europea. La Rocca ha sempre avuto ruolo centrale nell’attività pubblica. Oggi diventa un cantiere-laboratorio: vogliamo trasmettere ai cittadini un cambio di fase, alla base del quale c’è un’idea di promozione del territorio molto forte. Non a caso l’accessibilità del complesso – testimoniata dall’ascensore panoramico e dall’abbattimento delle barriere architettoniche – segna l’intero progetto”.
“Sarà un cantiere aperto – aggiunge il professor Marco Dezzi Bardeschi, coordinatore del progetto di restauro – la Rocca nasce come edificio di difesa, chiuso anche ai cittadini stessi. Il primo obiettivo è stato quello di aprirla. Grazie alla tecnologia, poi, vi riporteremo Ariosto, attraverso ologrammi, touch screen ed esperienze in grado di moltiplicare spazi ed esperienze di quello che sarà un grande laboratorio culturale”.
Aspettando l’apertura del cantiere, che avverrà il prossimo autunno, si inaugura il 6 luglio il cartellone di appuntamenti culturali, diretti da Alba Donati, dal titolo “La bella estate”, giunto alla seconda edizione e che quest’anno si colloca nel percorso di rilancio cittadino. In programma fino al 24 agosto incontri con i big della letteratura, del giornalismo, del cinema e della musica, che si alterneranno presso l’Ex Pista di Pattinaggio. Dopo l’inaugurazione con Cavazzoni, che affronterà la figura di Ludovico Ariosto, destinatario del restauro, si proseguirà con Dori Ghezzi che presenterà il suo ultimo libro “Lui, io, noi” e Dacia Maraini che presenterà il suo romanzo “Tre donne. Una storia d’amore e disamore” (14/07), mentre Marco Damilano, direttore de L’Espresso, racconterà il suo nuovo saggio “Un atomo di verità” sull’eredità storica dell’omicidio Moro (20/07). E ancora: Maurizio De Giovanni presenterà il suo ultimo giallo “Sara al tramonto” (27/07), Alba Donati interpreterà le sue poesie, raccolte in “Tu, paesaggio dell’infanzia” (10/08). Nel programma anche l’esordio letterario dell’attrice Laura Morante, che ha appena pubblicato l’antologia di racconti “Brividi immorali” (17/07), per concludersi con l’ultimo libro dello psichiatra e sociologo Paolo Crepet, “Il coraggio. Vivere, amare, educare”, il 24 agosto. Completano il programma alcuni concerti alla Fortezza di Mont’Alfonso, tra cui Gino Paoli con il Tri(O)kalà, composto da Rita Marcotulli al pianoforte, Ares Tavolazzi al contrabbasso e Alfredo Golino alla batteria (7/07) e il live di Fiorella Mannoia, che porterà sul palco tutti i suoi grandi successi, dai brani dell’ultimo album “Combattente” alle canzoni che hanno costellato il suo repertorio dal vivo (11/07). “Il successo incredibile della prima edizione della rassegna, che si è svolta l’anno scorso – conclude Alba Donati – ci ha dato il coraggio di osare e sviluppare una seconda edizione, ancor più ricca”.
Altri dettagli del Restauro – La Rocca di Castelnuovo Garfagnana sarà un monumento più accessibile, grazie alla messa in sicurezza del punto di vista sismico, ed ecosostenibile, grazie all’efficientamento energetico ottenuto attraverso un impianto fotovoltaico e un nuovo generatore sostenibile di calore. All’interno, tante sale multimediali con totem hi-tech in grado di proiettare ologrammi, musica, suoni, testi diffusi, materiali tattili e speciali tecnologie guida per i non vedenti. Pressoché tutti gli ambienti, infatti, saranno accessibili a minori e persone con difficoltà motorie.
La ristrutturazione coraggiosa proposta dal gruppo Dezzi Bardeschi ha permesso di progettare una nuova spettacolare passerella pedonale, che permetterà di unire le due ali al primo piano e rendere continuativa la visita, permettendo anche il facile accesso all’area di ristoro, dove si valorizzeranno i prodotti tipici dell’enogastronomia locale.
La Rocca, per esplicita indicazione della Amministrazione comunale, non diventerà l’ennesimo piccolo museo locale, destinato rapidamente ad invecchiare e ad avere difficoltà nel mantenere una gestione sostenibile. Sarà invece un contenitore dotato di un’infrastrutturazione tecnologica ed espositiva che permetterà, con costi ridotti, di essere Museo Ariostesco (con un percorso di Ariosto Experience), Museo Archeologico del territorio, Area espositiva per artisti locali (con particolare attenzione a Possenti, di cui il Comune ha ricevuto una donazione), spazio aperto per turisti, associazioni culturali locali, artisti e manifestazioni che potranno “utilizzarlo” sulla base di una corretta programmazione.
Un precedente finanziamento della Regione Toscana e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca del valore di 1 milione di euro ha consentito la messa in sicurezza delle coperture e il recupero dell’antistante Sala “ex-archivio”.
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