“Credo” il primo album di Vincenzo Incenzo, prodotto da Renato Zero

ph. Roberto Rocco

È disponibile “CREDO” il primo album di VINCENZO INCENZO prodotto da RENATO ZERO, album con cui si presenta al pubblico come cantautore, dopo aver firmato, negli anni, alcuni dei pezzi più belli del panorama musicale italiano (https://tatticasrl.lnk.to/credo).

Riprendono inoltre gli appuntamenti instore di Vincenzo Incenzo che venerdì 30 novembre sarà alla Discoteca Laziale di ROMA (Via Giovanni Giolitti, 263– ore 18.30).

«Scrivo per provare ingenuamente a volare, per ristabilire un equilibrio con il mondo in cui viviamo – commenta VINCENZO INCENZO in merito al suo primo progetto discografico dopo tanti anni “dietro le quinte” – Credo ancora che le canzoni possano avere un compito, parlare alla gente, sollecitare coscienze.

Mi piace raccontare il battito d’ali di una farfalla come il terremoto sociale.

Le canzoni possono fare cultura, pensiero, opinione. Possono, come è stato in altre stagioni.

Arrivo a questo progetto dopo un viaggio infinito: tanti successi per grandi artisti, teatro e musical importanti, saggi e romanzi; ho scritto senza sosta, sin da bambino, il mondo volava fuori dalla finestra come un pallone su un prato e io non riuscivo a lasciare la mia stanza, inchiodato lì, a cercare di rappresentarlo, di aumentarlo, anche a costo di non viverlo. Una malattia, un bisogno. Niente è cambiato crescendo, se non gli interlocutori e gli strumenti.

Sono rimasto sempre in quinta, in silenzio, ma ho sempre sognato di cantare quanto scrivevo. Sin dal primo giorno che misi piede al Folkstudio, a 17 anni. In quel locale storico, che aveva cullato i più grandi e che stava per chiudere i suoi battenti, tutti vedevano per me un futuro da cantautore.

Ora è come tornare al punto di partenza, a quel piccolo palco di Trastevere dove ho iniziato a cantare le mie canzoni. Mi sembra in qualche modo di recuperare il mio primo Credo, l’essenza più profonda di me stesso.

Quell’essenza che non si è mai spenta ma alla quale credevo ormai di dover rinunciare.

Lo devo a Renato, che si è accorto del mio grido mentre stavo in silenzio. Lavoravamo insieme al suo disco, e per caso è saltato fuori un mio provino. “Che aspetti?” mi ha detto.

Qualcosa da quel momento si è acceso e non si è più spento. Scrivevo una canzone al giorno e gliela inviavo per avere il suo immediato parere.

Avere un confronto del genere accende tutti gli special del cervello e del cuore.

Il lavoro è nato e cresciuto al suo fianco, ed ora è qui, per arrivare più lontano possibile. Vi assicuro che c’è tutto il mio cuore, la mia rabbia e le mie lacrime; e tutto quello che ancora non ero riuscito a dire».

L’album è stato anticipato dal singolo “JE SUIS”. Io sono. Uno slogan, un manifesto all’esserci, alla partecipazione, sull’onda di una tragedia o di un’ingiustizia; slogan che però troppo spesso finisce per diventare solo il riflesso di uno sterile narcisismo fatto di like, di hashtag e di selfie, piuttosto che di reale e sincero interesse verso la causa. Così, mentre ci illudiamo di metterci in pace con il mondo, ci allontaniamo anni luce dalla realtà in cui viviamo, perché “si muore di dolore anche dentro un condominio / ma l’immagine virale è il salvataggio del pinguino”.

È possibile vedere il video di “JE SUIS”, per la regia di Gaetano Morbioli per Run Multimedia

Questa la tracklist dell’album “CREDO”: “Je suis”, “La mia canzone per te”, “L’elefante e la farfalla”, “Prima di qualunque amore”, “Pensiero unico”, “Il primo giorno dell’estate”, “La canzone che sta passando”, “Cinque giorni” (guest Renato Zero), “I nemici dell’amore”, “L’acrobata”, “Dal paese reale”, “Salutami l’amore – intro”, “Salutami l’amore”.

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