Bruxelles, 12 febbraio 2013. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha preso conoscenza con emozione dell’annuncio, fatto da Sua Santità papa Benedetto XVI, delle sue prossime dimissioni.
Barroso esprime tutto il suo rispetto nei confronti dell’opera compiuta da Benedetto XVI, del suo sostegno instancabile alla difesa dei valori ecumenici, come la pace, e la considerazione accordata ai diritti umani.“Va anche salutato lo spirito di riconciliazione che ha animato la riflessione e l’azione del Santo Padre”, prosegue il Presidente.
Barroso conserva presenti nella memoria gli scambi che ha potuto avere con Sua Santità, in particolare in occasione di un’udienza privata nel 2006, che furono altrettante occasioni per condividere una certa visione dell’Europa e del mondo, costruita intorno a idee di pace, di giustizia e di solidarietà.
“La rinuncia del Papa a continuare nella sua missione mi addolora e mi colpisce – ha dichiarato dal suo canto l’europarlamentare Silvia Costa, appresa la notizia delle dimissioni di Benedetto XVI – Una scelta che fa riflettere su ciò che la accomuna, nella sua radicale diversità, con quella fatta da Giovanni Paolo II il quale, pur gravemente malato, rimase sul soglio di Pietro fino all’ultimo giorno”.
“Sia papa Wojtyla che papa Ratzinger ci hanno dato e ci danno una lezione di verità, umiltà e profondo amore per la Chiesa. Il primo, testimoniando nella sofferenza fino alla fine la sua umanità dolente anche come segno di accettazione del misterioso disegno della Provvidenza. E il secondo, riconoscendo che proprio le straordinarie sfide con cui si confronta la Chiesa meritano una capacità anche fisica di affrontarle. In entrambi i casi, la sofferenza delle due diverse decisioni ha avuto, e ha, nel significato della Croce il suo più profondo simbolo”, ha concluso Silvia Costa.