Santachiara

Esce l’album d’esordio di Santachiara “Sette pezzi”


Il racconto di SANTACHIARA è ora completo: fuori oggi, venerdì 27 novembre, “SETTE PEZZI” (SuoniVisioni/Carosello Records), il suo disco d’esordio, protagonista di un progetto che ha svelato il mondo di Santachiara una release dopo l’altra, con una storia a più capitoli. Anticipata da “Tutto Gira”, “Lasciarmi Andare” e “Silenzioso”, la raccolta di sette brani è disponibile in streaming e in digitale al link http://bit.ly/SANTACHIARA-playlist.

Fuori oggi anche l’ultimo singolo che completa il disco, “Weekend da Cani”, con cui il cantautore si confronta con il mood del lunedì: “Weekend da cani è il lunedì, i postumi dei postumi di una sbronza: le paranoie sul futuro, il bisogno di vivere liberi e di farlo il prima possibile per non perdersi nulla. C’è dentro il non capire ma capirsi, il non chiedere scusa per come si è. “Weekend da cani” è la fine o l’inizio di un qualcosa che si ripete ciclicamente, come iniziare una relazione, acquisire una consapevolezza, o il passare di un weekend”.

Il progetto discografico “SETTE PEZZI” è stato svelato con gli ultimi singoli durante il mese di novembre, in cui per tre martedì SANTACHIARA ha fatto uscire un nuovo brano, ognuno con un particolare “mood” e una sua peculiarità, uno per ogni giorno della settimana. Sette mood, sette emozioni, sette “pezzi” che volutamente non si racchiudono nell’etichetta di un genere prestabilito: un melting pot in cui l’artista si identifica e di cui è orgoglioso, una musica che accomuna sensi e percezioni differenti.

Questa la tracklist della raccolta:

  1. Weekend da cani
  2. Silenzioso
  3. Lasciarmi andare
  4. Tutto gira
  5. Alba
  6. ioeMe
  7. Quindi

Luigi Picone, in arte SANTACHIARA, nasce ad Alberobello nel 1998 e passa la sua infanzia in giro per l’Italia viaggiando con i suoi genitori, artisti di strada, e crescendo in un ambiente pieno di stimoli culturali. Trascorre la sua adolescenza a Spoleto, per poi trasferirsi a Napoli nel quartiere Santa Chiara, cuore del centro storico della città. Si appassiona al rap sin da ragazzino, ma gli sta stretto e inizia a prendere ispirazione dalla musica più disparata: dal cantautorato italiano al rock, passando per la techno, la classica e l’urban. Studia pianoforte e chitarra e inizia a mescolare su Garage Band i Radiohead con Mozart e i Nirvana, pescando da tutto quello che ascolta, ed è un gioco che fa insieme al compagno di studi Andrea (UNTITLED). Non hanno uno studio di registrazione vero e proprio e così smontano il salotto di casa, costruendo mini-opere di ingegneria casalinga in cui sedie e tavoli reggono microfoni, mixer e pc. Sceglie di chiamarsi Santachiara “perché ho scritto e registrato le mie prime canzoni in quel piccolo appartamento in via Santachiara 1, nell’omonimo quartiere di Napoli”. Debutta discograficamente nel giugno del 2020, tirando fuori 3 singoli in un mese, “quindi”, “io e me” e “alba”, che hanno un ottimo riscontro di pubblico e critica. Nei tre brani viene fuori la sua attitudine a non usare i generi musicale come tratto distintivo, ma piuttosto come tappeti per le parole, le melodie e la timbrica della sua voce.


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