vasco brondi
PH. MAX CARDELLI

“Paesaggio dopo la battaglia” il nuovo disco di Vasco Brondi


Da venerdì 7 maggio sarà finalmente disponibile PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA, il primo attesissimo album di Vasco Brondi dopo la conclusione del progetto artistico Le Luci Della Centrale Elettrica, autoprodotto da Cara Catastrofe e distribuito da Sony Music. 10 tracce, scritte e prodotte tra Ferrara, Milano e New York, raccontano la nuova visione del cantautore tra battaglie intime e universali, battaglie di crescita e di ricerca, battaglie di perdite e di conquiste.

“PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA – scrive Vasco Brondi – è un disco di racconti per voce e cori, per orchestra e sintetizzatori. In ogni canzone c’è qualcuno che ricerca fiduciosamente anche in tempi difficili, tra le leggi della città e quelle dell’universo. Dopo la battaglia c’è una pace incerta, piena di ferite o piena di sollievo. C’è qualcuno che chiama un nome tra le macerie, qualcuno che risponde.”

PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA rivela Vasco Brondi e lo presenta con estrema onestà e trasparenza: il suo modo di vedere le cose, la sua sensibilità e la profondità con cui analizza il mondo che lo circonda sono il centro di tutti i brani, che riescono così a trasportarci in una dimensione unica, solo di Vasco.

“Nel lavorare a questo disco mi sono rapportato con l’idea di non dover per forza stupire e con la volontà di essere autentico.” – prosegue Brondi – “Allo stesso tempo ho voluto far evolvere il mio lavoro coinvolgendo più persone possibili, amici e musicisti. PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA è una ricerca fiduciosa che crede nel cambiamento e nella trasformazione, una via per affrontare il periodo particolare che stiamo vivendo, un cortocircuito tra atmosfere diverse, e un insieme di battaglie, intime e universali, tenute insieme da una voce narrante accompagnata da strumenti fantasma: un’orchestra di fiati, un pianoforte, un coro gospel e vari sintetizzatori”

La cover del disco è una foto inedita di Luigi Ghirri, omaggio alla figura e all’opera del grande artista italiano, filosofo del silenzio.

In PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA è 26000 giorni, brano dalle liriche alte e sognanti, ad aprire il sipario e ad accompagnarci nella dimensione evocativa e incalzante di Ci abbracciamo, inno di buon auspicio per questa nuova primavera. Lungo il cammino, le calde sonorità da fanfara e da ballo sotto le bombe di Paesaggio dopo la battaglia, Adriatico e Il sentiero degli dei, creano un inaspettato ma armonioso contrasto con le fragilità di Città Aperta, Mezza Nuda e Due animali in una stanza, intimi romanzi di formazione tra temporali e viaggi in treno; Luna crescente, brano di ricerche e consapevolezze, precede le perdite e le conquiste di Chitarra Nera, flusso di pensiero sereno e lancinante, poema senza morale. Un viaggio quindi, quello di PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA, che passa attraverso migliaia di atmosfere e dimensioni, figlie di un unico disegno universale.

Il disco, la cui produzione artistica è curata da Taketo Gohara, Vasco Brondi e Federico Dragogna, si arricchisce della partecipazione e la collaborazione di numerosi musicisti di importanza internazionale: da Mauro Refosco (Red Hot Chili Peppers, David Byrne) a Paul Frazier (David Byrne), fino ad arrivare ad Enrico Gabrielli e Alessandro “Asso” Stefana (PJ Harvey, Vinicio Capossela, Mike Patton).

PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA sarà pubblicato nei formati CD e VINILE. Nella prima tiratura limitata, disponibile al link https://bit.ly/pdlbvb, il CD è accompagnato dal libro Note a margine e macerie, un diario on the road in una nazione deserta, racconto dei tragitti tra uno studio di registrazione e l’altro, di notti silenziosissime tra Milano, Ferrara e i ricordi di un viaggio in India, di un inverno a Lampedusa e dei paesi disabitati dell’Italia interna. È in queste pagine che Vasco ha voluto annotare tutto ciò che esonda dalle canzoni, che per natura, invece, richiedono una certa sintesi. Le sensazioni e i pensieri che l’hanno accompagnato nelle fasi di scrittura sono parte integrante di questo grande progetto. Gli eventi incontrollabili, l’evolversi del mondo, la storia e le circostanze del momento hanno fatto il resto.

È per il suo interesse per il mondo e per gli esseri umani e la sua profonda sensibilità, che Vasco, cantautore, musicista e scrittore, sarà protagonista di una serie di prestigiosi incontri organizzati presso alcuni importanti Atenei italiani con antropologi, filosofi, filologi, psicologi e scrittori. Questi dialoghi saranno anche occasione per presentare il suo nuovo progetto PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA e svelarne retroscena e processi compositivi, aprendosi al confronto con docenti e nuove generazioni. I primi cinque incontri di questa serie di appuntamenti, che continuerà fino alla fine dell’anno, sono:

10.05 – Università Statale di Milano
Dipartimento di Filosofia
dialogo con il Prof. Andrea Borghini

11.05 – Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Studi Umanistici
dialogo con la Prof.ssa Fortuna Procentese

14.05 – Università di Siena
Dipartimento di Filologia e Critica delle letterature antiche e moderne
dialogo con il Prof. Claudio Lagomarsini

18.05 – Università degli Studi di Trento
Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive
dialogo con il Prof. Nicola De Pisapia

25.05 – Università di Bologna
Dipartimento di Filosofia e Comunicazione e
Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita
dialogo con i Prof. Stefano Marino e Lucio Spaziante

I VIDEOCLIP D’AUTORE

Vasco Brondi, per dare il via al progetto PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA, ha scelto di realizzare due importanti videoclip d’autore, coinvolgendo grandi professionisti e nomi di spicco del panorama registico e cinematografico italiano.

CHITARRA NERA

Ha accompagnato l’uscita di Chitarra Nera, primo estratto dall’album PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA, la realizzazione di un suggestivo e sorprendente videoclip, disponibile al link https://www.youtube.com/watch?v=6bpnHC30JTM, con protagonista Elio Germano per la regia di Daniele Vicari. Il brano è un film a parte all’interno del disco. L’idea di Vasco Brondi era quella di rappresentare il vagare fuori dalle leggi della città alla ricerca delle leggi dell’universo, ed è in questa visione che i tre si sono trovati. Familiarità e intimità sono le sensazioni che Chitarra nera trasmette, ed è proprio per questo motivo che il regista ha scelto di ambientare la scena nel paese in cui è cresciuto, Collegiove in provincia di Rieti, dando un sapore di cosa perduta e allo stesso tempo recuperata. “Quando ho visto Elio e Vasco assieme per i vicoli del mio paese, sfiorare le case immersi tra nuvole basse, mi sono commosso, lo ammetto.” – ha raccontato Vicari – “Nel video ho provato a trattenere questa commozione per non disperderla, restituendola piano piano come cura per quel dolore ancestrale che solo la bella musica, mescolata alle immagini rarefatte di un luogo dell’anima, possono evocare nella loro purezza.”

CI ABBRACCIAMO

Ci abbracciamo, secondo estratto dal disco PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA, è il brano dal titolo più evocativo del momento, scritto per essere l’inno di buon auspicio di questa nuova primavera, in attesa di riappropriarci di un gesto semplice e meraviglioso di cui tutti sentiamo la mancanza. Vasco Brondi compare per la prima volta in un videoclip come accompagnamento canoro di una Polka Chinata. La danza, eseguita per definizione da soli uomini, è qui rappresentata come un abbraccio universale, di sguardi e d’intenzioni, un omaggio alla tradizione del folcloristico ballo bolognese nato nel dopoguerra, in cui Vasco si è imbattuto grazie alla performance Save the last dance for me del Leone d’oro alla carriera Alessandro Sciarroni. Al centro del piano sequenza, ambientato al Teatro della Pergola di Firenze, i due eccezionali danzatori protagonisti Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini, e un cameo di Stefano Accorsi, direttore artistico della Fondazione Teatro della Toscana. Il videoclip, disponibile al link https://youtu.be/WBHtCWhwKUk, è prodotto da Pulse Film Italia e firmato Giorgio Testi, rinomato regista del panorama Londinese, celebre per i suoi videoclip e live sets internazionali (Oasis, Bon Jovi, Sting, Rolling Stones, Pixies, Amy Winehouse, Blur) e per la capacità unica di rendere una performance dal vivo tangibile e reale.

PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA
TRACK BY TRACK

  1. 26000 GIORNI
    Il PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA di Vasco Brondi è un viaggio che parte da 26000 giorni, un brano dalle liriche alte e dalle atmosfere sognanti, un canto libero che vuole ricordarci che siamo qui per rivelarci, non per nasconderci. 26000 giorni è l’età media mondiale degli esseri umani, settantun anni, che in termini di giorni suona diversa, rivela fragilità e diventa quasi un’emergenza, perfettamente espressa dalle percussioni di Mauro Refosco. Avere i giorni contati dà più valore a ogni cosa: visti dai satelliti siamo insetti lievi e provvisori, fiori tra i fiori in città che ignorano le stagioni, irrimediabilmente estranei ai ritmi naturali. Siamo come animali, il nostro istinto di sopravvivenza ci fa costruire nidi anche nei posti più impervi, e abbiamo i poteri soprannaturali della comunicazione e dell’empatia.
  2. CI ABBRACCIAMO
    È in Ci abbracciamo, brano dal titolo più evocativo del momento, che prende vita l’idea delle canzoni come richiami per gli esseri umani, forti grida alla libertà e all’amore in tutte le sue forme.
    Amate e fate quello che volete, uno dei versi chiave di questa poesia in musica, richiama il proposito di Sant’Agostino, ma è l’invito laico che arriva con questa nuova canzone che ci resterà impresso e che Vasco ci ha consegnato a poche settimane dalla sua visione del PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA. Accompagnato da un tappeto musicale incalzante, lirico e armonico allo stesso tempo, il testo emoziona e travolge dal primo ascolto e sembra scritto per essere l’inno di buon auspicio per questa nuova primavera.
  3. CITTÀ APERTA
    Sta cambiando il tempo. Le note di pianoforte di Città aperta suonano rare e rarefatte, come l’ultimo eco di un temporale, quando all’improvviso ti accorgi che non sta più veramente piovendo, il sole comincia a fare capolino e le ultime gocce cadono dai rami degli alberi e dai bordi dei tetti. È una canzone intima tra canzoni intime, una dichiarazione, ci sarò sempre per te
    attraverso le ere cosmiche da una vita all’altra infrangendo leggi fisiche, un paesaggio interiore dopo la battaglia, una malinconica sonata di un pianoforte con la sordina.
  4. PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA
    Dopo la battaglia restano il reale e l’essenziale, e Paesaggio dopo la battaglia, la titletrack del disco, si presenta come una fotografia attualissima ed estremamente chiara della nostra attuale situazione. È una strana canzone d’amore perché dall’altra parte non sono persona ma questa entità. Si mischia l’Italia di varie epoche quella dei partigiani descritti da Fenoglio che corrono tra gli spari giù dalla montagna senza divisa e quella dei rider che corrono in bicicletta tra le macchine in missione per una multinazionale. Una fanfara da permanente dopoguerra e da ballo sotto le bombe, abbraccia un’Italia silenziosa e appena percettibile dopo mesi di coprifuoco, le terapie intensive, la crisi di governo, le scuole chiuse, i locali aperti solo ogni tanto, e un generalizzato si salvi chi può. Gli strumenti a fiato e le percussioni, come in altri brani firmate Mauro Refosco, ci trasportano in un clima di sollievo, libertà e ritrovato respiro dopo una lunga e affannosa battaglia, ed è qui che sulla Porta d’Europa rovinata dai decreti e dai venti, finalmente, rivederti / Italia maledetta / Italia benedetta / Italia solitaria / nel paesaggio dopo la battaglia.
  5. MEZZA NUDA
    All’interno di questo Paesaggio dopo la battaglia, Mezza nuda è il capitolo emotivo e ha il compito di ridare la giusta proporzione agli esseri umani: le leggi dell’universo non sono quelle di questa città, non confondere le nostre brevi vite con l’eternità. Vasco Brondi recita il testo, non lo canta, e intreccia scrupolosamente intensità e romanticismo. Mezza nuda sta per mezza esposta, vulnerabile e fragile. Questo brano è un romanzo di formazione che rivive una storia d’amore dai sedili di un treno interregionale per Milano e va a sfidare le dinamiche e lo stile di vita di una grande e caotica città, che sa offrire opportunità come nessun’altra ma anche mettere a dura prova legami e rapporti.
  6. DUE ANIMALI IN UNA STANZA
    Due animali in una stanza è un grande e ininterrotto sospiro. Il pianoforte apre, accompagna e chiude il brano, nostalgico e delicato, e sul finale una chitarra acustica moltiplica la ritmica dando urgenza e intensità ulteriori al pezzo. Due animali in una stanza è una canzone d’amore anomala perché è pieno di canzoni che parlano dell’inizio di un amore o della sua fine ma questa ci racconta della sua durata, tutta la parte in mezzo che di solito non viene cantata. Non della prima notte insieme e non dell’ultima ma celebra la tremillesima notte assieme. L’atmosfera è onirica, preludio all’attitudine distorta e oscura che esplode nel ritornello, ed è arricchita da cori sacri e sognanti, vie d’accesso per altre dimensioni.
  7. ADRIATICO
    Adriatico è un’ode all’omonimo mare visto come spazio poetico, un inno alla bassa marea e alle acque torbide, dove si può camminare centinaia di metri con l’acqua alle caviglie senza scorgere il fondo, un canto popolare per i lidi anni Sessanta, con i bar sulle spiagge e le distese di ombrelloni. Le sonorità sono quelle tipiche della banda di paese, fiati e percussioni in chiave tradizionale danno un’impronta eroica e leggendaria al brano. I cori e il clarinetto degli Extraliscio, tra cui Moreno il Biondo arrangiatore e capo banda da sempre dell’Orchestra di Casadei, si aprono maestosamente nel finale del pezzo rendendolo un inno profondo e liberatorio.
  8. LUNA CRESCENTE
    Il protagonista di Luna crescente è partito per cercare qualcosa che non sa se troverà, qualcosa che risale a un passato che non smette di ardere, ha semplicemente fiducia nell’universo e gli va incontro. Chiede alle montagne, alla nebbia sulle campagne, alle spiagge sparite, ai campi distrutti dalle grandinate, dove possa trovarsi la persona amata, senza conoscere nemmeno la giusta direzione, che sia Oriente o Occidente, ma solo per sapere se siamo vivi contemporaneamente. È una filastrocca dal paesaggio sonoro scuro ma con una luce che filtra da lontano e la riempie di speranza.
  9. CHITARRA NERA
    Nel grande disegno di Vasco ci sono battaglie intime, battaglie di crescita e battaglie che sono come ricerche, piene di storie e di personaggi che, come in Chitarra nera, subiscono un’irrimediabile perdita ma conquistano anche un’irrevocabile fiducia nel futuro e nelle cose a venire. Questo, il primo estratto da PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA, è un brano importante, un flusso di pensiero sereno e allo stesso tempo lancinante, che non rispetta nessuna regola musicale o di metrica, scritto senza pensare alla forma che dovrebbero avere le canzoni. Si percepisce un grande senso di liberazione, e il pezzo, proprio come un poema greco ma senza morale, racconta una storia di vita e realtà, non puoi immaginarti, la musica adesso è un’altra cosa.
  10. IL SENTIERO DEGLI DEI
    Chiude il paesaggio, Il sentiero degli dei, l’ultima traccia del disco e l’unica in cui Vasco decide di suonare la chitarra acustica, pura e grezza, non addolcita, a cui poi si aggiungono i fiati seguendo l’arpeggio che accompagna il brano dall’inizio alla fine e i violoncelli dal suono struggente e rassicurante. La canzone parla del Sentiero degli Dei, chiamato anche il Cammino degli Dei o la Via degli Dei, che taglia gli appennini da Bologna a Firenze. Anche per questo brano, Vasco ha voluto ricorrere a sonorità da fanfara, così da avere due momenti di bande in un disco che nell’insieme risulta invece intimo e profondo. Il brano prende per mano l’ascoltatore e con l’ultimo verso ricorda la provvisorietà dell’uomo rispetto all’universo: siamo solo due forme di vita nel terzo pianeta del sistema solare.

CREDITI

Produzione artistica: Taketo Gohara, Vasco Brondi e Federico Dragogna

Assistente di produzione: Niccolò Fornabaio
Registrato da Federico Dragogna, Niccolò Fornabaio e Lorenzo Caperchi presso Lo Studiolo (Milano), Samvega Studio (Ferrara), Wunderkammer Studio (Brescia), Blap Studio (Milano), Officine Meccaniche (Milano)
Assistenti di Studio: Antonio Polidoro e Giuseppe Salvadori
Mixato da Taketo Gohara presso Officine Meccaniche e Casa Degli Artisti (Milano)
Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio
Arrangiamento Orchestrale di Enrico Gabrielli
Coordinamento Orchestrale di Nicolai Freiherr Von Dellingshausen
Arrangiamento Cori di Paul Frazier

Vasco Brondi: Voce, Cori, Chitarra Acustica
Federico Dragogna: Cori, Synth, Programmazione, Basso, Chitarra Acustica, Chitarra Elettrica
Angelo Trabace: Piano
Niccolò Fornabaio: Batteria e percussioni
Enrico Gabrielli: Clarinetto Basso, Sax
Alessandro “Asso” Stefana: Basso, Harmonium, Omnichord
Paul Frazier: Cori
Imani Coppola: Cori
Redray Frazier: Cori
Giulia Puntel: Cori su Chitarra nera
Celeste Valenti: Cori su Città aperta
Rodrigo D’Erasmo: Violino, Synth su Mezza nuda
Gabriele Lazzarotti: Basso su 26000 giorni, Mezza nuda, Chitarra nera
Mauro Refosco: Percussioni su 26000 giorni, Ci abbracciamo, Città aperta, Paesaggio dopo la battaglia
Daniel Plentz: percussioni su Luna crescente
Extraliscio:
Mirco Mariani: Mellotron, Cori su Adriatico
Moreno il Biondo: Clarinetto su Adriatico
Orchestra:
Nicolò Manachino – Flauto
Paola Scotti – Oboe/corno inglese
Michele Gadioli – Fagotto/contrafagotto
Antonio Signorile – Tromba/flicorno
Stefano Bludrini – Corno
Giacomo Ceresani – Trombone
Daniela Savoldi – Violoncello
Carmine Iuvone – Contrabbasso
Tiziano Cannas – Basso Tuba

Progetto grafico di Rossella Merighi
PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA è un’autoproduzione Cara Catastrofe
Produzione esecutiva di Michele Annechini e Luca Bernini (Gibilterra)
Fotografia in copertina di Luigi Ghirri, 1986
© Eredi di Luigi Ghirri

UFFICIO STAMPA : GOIGEST
IL TOUR

Dopo il tour sold-out Talismani per tempi incerti realizzato nell’estate 2020, Vasco Brondi è pronto a calcare nuovamente i palchi per presentare al pubblico il suo PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA. Il NUOVO TOUR, organizzato da IMARTS International Music & Arts in collaborazione con Gibilterra Management, vedrà Vasco esibirsi in alcuni degli scenari più suggestivi e incantevoli d’Italia. Queste le prime date annunciate, info e biglietti a breve vascobrondi.it:

28 GIUGNO – ESTATE SFORZESCA 2021
CASTELLO SFORZESCO, MILANO (MI)

30 GIUGNO – ESTATE FIESOLANA
TEATRO ROMANO, FIESOLE (FI)

13 LUGLIO – SEQUOIE MUSIC PARK
PARCO CASERME ROSSE, BOLOGNA (BO)

16 LUGLIO – FLOWERS FESTIVAL
COLLEGNO (TO)

18 LUGLIO – FESTIVAL ESTATE AL CASTELLO VILLAFRANCA NON SI ARRENDE 2021
CASTELLO SCALIGERO, VILLAFRANCA DI VERONA (VE)

21 LUGLIO – VILLA OLMO FESTIVAL
COMO (CO)

30 LUGLIO – TENER-A-MENTE FESTIVAL sezione “INDIECATIVAMENTE”
VITTORIALE DEGLI ITALIANI, GARDONE RIVIERA (BS)


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