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1 – 3 settembre, Nuovo Padiglione Fiera del Levante di Bari


Economia, Conservazione, Tecnologie e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali. Sono queste le parole d’ordine del Salone Internazionale del Restauro di Ferrara che quest’anno nell’ambito del progetto “Restauro Made In Italy” ha organizzato Restauro in Tour a Bari.

Dal 1 al 3 settembre la Fiera del Levante di Bari ospiterà all’interno del Nuovo Padiglione per la prima volta in Puglia il più grande e importante evento internazionale dedicato al mondo dei beni culturali e ambientali con una modalità mista che unisce alla formula in presenza anche quella digitale per permettere alle aziende partecipanti di allargare le loro relazioni internazionali anche verso chi, per le limitazioni di spostamento ancora vigenti, non ha possibilità di esser presente fisicamente a Bari.

Ed è la prima volta che Cobar spa, azienda pugliese con sede ad Altamura specializzata in progettazione di opere edili pubbliche e private, e riconosciuta tra le migliori in campo nazionale per le opere di restauro, manutenzione e risanamento conservativo di beni monumentali ad alto valore artistico sottoposti a tutela ai sensi delle disposizioni in materia di beni culturali e ambientali (teatri, musei, chiede, santuari, monasteri, palazzi storici etc.), oltre che in progettazione, installazione, manutenzione e assistenza di impianti tecnologici, decide di partecipare a questo appuntamento.


Una scelta dettata dalla volontà di guardare anche al di là dei confini nazionali. Ecco, quindi, che all’interno dello stand dell’azienda allestito nel Nuovo Padiglione della Fiera del Levante di Bari, si potranno ammirare fotografie, video e reperti di alcuni dei restauri eseguiti dalla ditta altamurana posizionati all’interno di colonnine espositive.

Tra gli interventi realizzati da Cobar spa gli ultimi due lavori inaugurati sono il Teatro Kursaal Santalucia di Bari in cui accanto al restauro è stato realizzato anche un impianto tecnologico futuribile in grado di trasformare la sala del teatro in base alle esigenze di spettacolo; e gli Ipogei del Colosseo, icona assoluta della cultura e della storia italiana.

Risaltano poi la Cava di Pontrelli ad Altamura in cui insieme a paleontologi e archeologi i tecnici di Cobar hanno portato alla luce, ripulito reso fruibili al pubblico le orme dei dinosauri.

Cobar è stata inoltre artefice della rinascita del Teatro Petruzzelli di Bari dopo il rogo che lo aveva distrutto nel 1991; del restauro della splendida Basilica di Santa Maria di Siponto, impreziosita dall’opera di Edoardo Tresoldi; e di due magistrali esempi di restauro artistico, settore in cui Cobar è specializzata e per cui ha anche ottenuto la certificazione SOA OS 2 -A, delle opere al Teatro San Carlo di Napoli e a Palazzo Barberini a Roma.

Nata come un’azienda a dimensione locale specializzata in progettazione, realizzazione, restauro e ristrutturazione di edifici, in 40 anni Cobar spa è cresciuta in modo esponenziale grazie alla tenacia del suo fondatore Vito Barozzi che ha sempre dimostrato di essere un uomo attento al bello e illuminato, con la voglia di ridare vita alle meraviglie della sua terra e investendo su di essa e per essa.

Con un fatturato medio di oltre 60milioni di euro, più di 20 certificazioni, circa 350 dipendenti tra operai e tecnici e un migliaio di professionalità esterne coinvolte a vario titolo nei lavori, insieme a oltre 500 progetti realizzati Cobar spa si pone oggi tra le aziende leader del settore ed è in grado di ridare vita al passato guardando sempre al futuro. Passato e futuro convivono spesso nei lavori di Cobar.

Aggiornare in continuazione le proprie competenze, programmare il miglioramento, guardare avanti mantenendo sempre fermi valori senza tempo come il rispetto per il lavoro e per i lavoratori sono i segreti di un radioso futuro di successo.

«I cantieri di restauro sono vere e proprie sfide. Occorrono professionalità altamente specializzate che hanno perfezionato conoscenze e tecniche in diversi settori. E l’Italia in questo è maestra grazie all’eccellenza in materia di restauro e conservazione che i suoi tecnici hanno appreso anche grazie al loro esser figli di un patrimonio di bellezze ricco e variegato come pochi altri Paesi al mondo – spiega Domenico Barozzi, direttore tecnico di Cobar Spa -.

È solo grazie all’abnegazione delle maestranze, alla competenza dei tecnici che lavorano con noi che possiamo ottenere i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ecco, dunque, che il Salone del restauro è per noi un’occasione ideale non solo per proporci sul mercato, ma anche per confrontarci e lasciarci ispirare dagli altri professionisti del settore.

L’informazione e la comunicazione digitale permettono di sfondare i confini nazionali e di aprirci secondo due sensi: da un lato confrontandoci e contaminandoci con altre realtà che operano in questo settore; dall’altro raggiungendo una visibilità più ampia ed internazionale.

La pandemia ha accelerato questo processo di digitalizzazione ed è proprio quest’onda che intendiamo cavalcare per aprirci e metterci in gioco sul mercato estero».

Parallelamente a Restauro in Tour, infatti, dal 30 agosto al 4 settembre si svolgerà la terza Restoration Week organizzata da Agenzia ICE, braccio operativo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con Assorestauro: uno spettacolare percorso guiderà delegati internazionali, sia presenti in loco che collegati in modalità virtuale tramite streaming video, a visitare i principali cantieri di restauro italiani presenti a Napoli, Pompei, Bari e Matera.

Restauro in Tour e la Restoration Week sono il cuore del Progetto RESTAURO MADE IN ITALY con la volontà di riconoscere il settore del restauro come un’eccellenza del Made in Italy e si sono posti l’obiettivo di promuoverne e valorizzarne il brand a livello mondiale.


Info su: Restauro in Tour Salone Internazionale del Restauro di Ferrara (salonedelrestauro.com).


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