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Lady Gaga protagonista di Vogue Italia di Novembre


Lady Gaga è protagonista della copertina del numero di novembre di Vogue Italia e del numero di dicembre di British Vogue.

Pronta a interpretare la protagonista della storia di omicidio più famigerata della moda, House of Gucci, la cantante si mostra ai lettori come mai prima d’ora.

Il numero di novembre di Vogue Italia sarà in edicola il 10 novembre.

DICHIARAZIONI DI LADY GAGA

“Qualunque cosa indosserò, quello che vi offro è il vero glamour italiano che ho dentro”.

“Ho vissuto come lei (come Reggiani, NdR) per un anno e mezzo. E ho parlato con il suo accento per nove mesi. Anche fuori dal set. Non ho mai staccato.

Sono stata sempre con lei. Era praticamente impossibile per me parlare come lei restando bionda. Ho dovuto subito tingermi i capelli, e ho cominciato a vivere in un modo per cui qualunque cosa vedessi, qualunque cosa toccassi, iniziavo a notare dove e quando ci potessi vedere il denaro”.

“Ho pensato che avrei potuto rendere giustizia a questa vicenda solo se mi ci fossi avvicinata con gli occhi di una donna curiosa, con uno spirito giornalistico, per poter leggere fra le righe di quello che accadeva nelle scene del film.

E questo significa che nessuno mi avrebbe dovuto dire chi era Patrizia Gucci. Nemmeno Patrizia Gucci”.

“Mi affascinava il percorso di questa donna. Non volevo sentire nessuna opinione che potesse influenzare in alcun modo il mio pensiero. Come potrei non interpretare una stronza così, grintosa, sexy, sconsiderata e audace? Una cacciatrice di dote, italiana, e ribelle?”.

“Fare questo film è stata l’esperienza di una vita, perché ogni minuto, ogni giorno pensavo ai miei antenati in Italia, e quello che hanno dovuto fare per darmi una vita migliore.

Volevo che fossero orgogliosi, e per questo motivo ho scelto di interpretare una donna vera, non l’idea di una donna cattiva”.

“Non voglio celebrare una persona capace di commettere un omicidio. Ma desidero rendere omaggio alle donne che nel corso della storia hanno imparato a sopravvivere, e alle conseguenze più spiacevoli della sofferenza.

Spero che le donne guardino il film, e che rammentino a se stesse che bisogna riflettere bene sul fatto che le persone ferite poi feriscono gli altri. Ed è pericoloso. Cosa succede a una persona quando viene portata al limite?”

“Questa era un’altra cosa che mi interessava: chi ha ucciso Maurizio, cioè, lei chi aveva ingaggiato? Sono convinta che in realtà non abbia detto la verità su questo aspetto.

In un’intervista, Reggiani ha detto che erano stati quelli della “banda Bassotti”, e credo volesse dire uno della mafia. Mi sono chiesta per un attimo se sia stata la camorra. Quindi ho preso delle decisioni, ancora una volta segrete, su quello a cui ho deciso di credere mentre si girava”.

“Le persone a cui tengo di più in tutto questo percorso sono i suoi figli e a loro mando amore e compassione, perché sono certa che l’uscita di questo film potrebbe rivelarsi estremamente difficile o dolorosa per loro. E non desidero altro che pace per i loro cuori. Ho fatto del mio meglio per interpretare la verità”.


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