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ph Dorotea Castro

Elio canta e recita Jannacci al Teatro Duse di Bologna


Al Teatro Duse di Bologna cresce l’attesa per Elio che dal 4 al 6 marzo (venerdì e sabato alle 21, domenica alle 16) sarà in scena con ‘Ci vuole orecchio – Elio canta e recita Enzo Jannacci’, per la regia di Giorgio Gallione che firma anche la drammaturgia e le coloratissime scenografie.

Sul palco assieme a Elio, cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio. A formare l’insolita e bizzarra carovana sonora, Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone.

A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di ‘schizzo’ Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.

Uno spettacolo giocoso e profondo, “un po’ circo un po’ teatro canzone – spiega Gallione nelle sue note di regia – dove la band di cinque musicisti, grazie agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, permetterà ad Elio, filosofo assurdista e performer eccentrico, di surfare sul repertorio dell’amato Jannacci, nume tutelare e padre putativo di quella parte della storica canzone d’autore che mai si è vergognata delle gioie della lingua e del pensiero o dello sberleffo libertario, e che considera il comico, anche in musica, non come un ingrediente ciecamente spensierato, ma piuttosto un potente strumento dello spirito di negazione, del pensiero divergente che distrugge il vecchio e prepara al nuovo”.

“Sovversione del senso comune – precisa il regista – mondo alla rovescia, ludica aggressione alla noia e ai linguaggi standardizzati e che, contemporaneamente, non teme di creare disagio o generare dubbi”.

“Così, nel panorama infinito delle figure che abitano l’universo Jannacci trovano posto anche personaggi dolenti, clown tristi e inadeguati che spesso inciampano nella vita – continua Gallione – il nostro spettacolo sarà perciò un viaggio in questo pantheon teatralissimo, dove per vivere ‘ci vuole orecchio’ e dove, da saltimbanchi si vive e si muore…opla!”.

Enzo Jannacci, il ‘poetastro’ come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia.

Ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni Sessanta e Settanta, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale.

AGIDI, IMARTS

Elio

CI VUOLE ORECCHIO

Elio canta e recita Enzo Jannacci

drammaturgia GIORGIO GALLIONE

arrangiamenti musicali PAOLO SILVESTRI

pianoforte SEBY BURGIO

batteria MARTINO MALACRIDA

basso e contrabbasso PIETRO MARTINELLI

sassofono SOPHIA TOMELLERI

trombone GIULIO TULLIO

regia GIORGIO GALLIONE

light designer ALDO MANTOVANI

scenografie LORENZA GIOBERTI

costumi ELISABETTA MENZIANI

BIGLIETTI

Intero Ridotto Mini

Platea 33 euro 30 euro 28 euro

Prima galleria e palchi 29 euro 26 euro 24,5 euro

Prima galleria e palchi con visibilità ridotta 25 euro 22,5 euro 21 euro

Seconda galleria 25 euro 22,5 euro 21 euro

BIGLIETTERIA

Teatro Duse – Via Cartoleria, 42 Bologna – Tel. 051 231836 – biglietteria@teatroduse.it

Dal martedì al sabato, dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

On line: teatroduse.it | Vivaticket


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