Danza
Compagnia Opus Ballet Foto di Gaia Biagiotti

A Firenze la danza ricorda le vittime di violenza


Una serata per ricordare Michela Noli, giovane donna fiorentina uccisa nel 2016 dall’ex marito, utilizzando il linguaggio a lei più caro: la danza. Domani, mercoledì 23 novembre ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida (via Pisana 111R, Firenze) andrà in scena “La danza nel cuore”, uno spettacolo a cura di Versiliadanza nell’ambito della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Sul palco si susseguiranno le performance di COB – Compagnia Opus Ballet, Meltin Pot Dance Collective e Danza Estemporada in omaggio a Michela, che la danza avrebbe voluto insegnarla e che aveva portato avanti lo studio della disciplina insieme ad alcune delle realtà e degli artisti protagonisti dell’iniziativa. In programma “Lo stato della materia #ilmutaforme”, coreografia firmata di Livia Lepri, “Ototeman”, progetto vincitore del Premio Internazionale Prospettiva Danza Teatro con la direzione artistica di Rosanna Brocanello, e un estratto da “Travelers”, lavoro della coreografa Lisa Brasile. L’evento è inserito nella rassegna “Effetto Donna – Dialoghi Taciuti”, promossa da Versiliadanza e giunta quest’anno alla 3/a edizione, e fa parte della programmazione di “Filo Rosso”, cartellone del Quartiere 4 legato al tema della violenza sulle donne (ingresso gratuito durante la serata sarà possibile fare un’offerta ad Artemisia Centro Antiviolenza, info: www.teatroflorida.it).

“Lo stato della materia #ilmutaforme” è la forma che muta, ossia tutto ciò che occupa uno spazio. Lo spazio che la forma materica occupa nella nostra mente diventa pensiero. L’aggregazione di una moltitudine di pensieri, ricordi, evocazioni, come molecole creano uno stato di rarefazione che diventa palpabile. Mutaforme diventa un gioco in cui il movimento grazie alla forza si espande creando molecole. Queste, attraverso l’energia, passano da uno stato all’altro dando così vita a una successione di azioni che, quando diventano stasi impalpabili, creano l’essenza della stessa. Pagine di scritti ritrovati che, narrati, sembrano stati gassosi in espansione nella mente pronti a liquefarsi con un sound musicale impresso sul corpo e una video mappatura che generano un gioco fatto di semplici connessioni che diventano azione.

L’idea per la coreografia di “Ototeman”, di e con Sofia Galvan e Stefania Menestrina, parte proprio dal presupposto di non averne una. Ciò ha portato le due interpreti ad una completa libertà fisica e concettuale. Durante il processo creativo è stato chiaro come il non avere presupposti non implichi non avere idee: le danzatrici sono legare da uno stato comune ma estraneo, equilibrato e dissestato, continuo ma intermittente, accurato e naturale. Un flusso di movimento che ha portato alla creazione di immagini mutevoli che appaiono e scompaiono esattamente come nascono. Tra queste, di maggior ispirazione è stata la figura del totem, un’entità naturale o soprannaturale con un significato simbolico, e lo spirito-guida in questo caso è una versione leggera, ironica, complice e spensierata delle danzatrici stesse.

“Travelers” comunica un viaggio spesso reale, talora immaginario, che tocca paesi, percorsi, mete visibili e non. I danzatori Laurent Minatchy, Rebecca Turini, Serena Vecci, Maria Filieri, Valentina Cipelli e Gabriel Ledda sono viaggiatori verso l’altro, l’altrove, l’oltre, viaggiatori diversi che alla fine capiscono di muoversi con l’unico fine di trovare frammenti di loro stessi.

La rassegna “Effetto Donna – Dialoghi Taciuti”, nata a fronte di un’emergenza sociale inerente la recrudescenza del fenomeno della violenza sulle donne, realizza ogni anno spettacoli in spazi teatrali, incontri, lezioni-spettacolo nelle scuole per favorire una maggiore sensibilizzazione all’argomento. Il progetto è sostenuto dalla Città Metropolitana di Firenze e Unipol SAI. L’iniziativa continuerà con “Intersezioni – Dibattuto degenere”, spettacolo di e con Valentina Sechi e Alberto Gatti dedicato agli studenti presso il Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino, seguito da un incontro con la sociologa Raffaella Maiullo (24/25 novembre ore 11.00), e a seguire con “Wonder-land”, lavoro prodotto da Versiliadanza ispirato ai protagonisti del romanzo “Alice’s Adventures in Wonderland” di Lewis Carroll che mescola danza, musica e nuove tecnologie e debutterà in prima italiana a dicembre al Teatro Cantiere Florida, nell’ambito del cartellone dedicato ai ragazzi (18/12 ore 16.30 Florida dei piccoli, 19-20/12 ore 10.00 Chiavi della Città).

“Effetto Donna – Dialoghi Taciuti tocca il tema del dolore femminile e delle questioni di genere – spiega Angela Torriani Evangelisti, direttrice della compagnia Versiliadanza – vivendo da tre edizioni in spazi teatrali e non. Attraverso il corpo, la sua energia, la sua forza, la sua intimità e dignità, attraverso il rispetto che gli è dovuto, cerchiamo ogni anno di portare un messaggio ai giovani e meno giovani. Un messaggio per scegliere sempre la vita e il dialogo”.

Fondata nel 1993, Versiliadanza dal 2012 risiede stabilmente al Teatro Cantiere Florida e riunisce al suo interno personalità artistiche per attuare la diffusione dell’arte coreutica attraverso la produzione di spettacoli, la ricerca coreografica con stili e su campi differenti, l’organizzazione di eventi legati alla danza e all’arte contemporanea. Negli anni la Compagnia ha ospitato e collaborato con artisti di fama mondiale quali Antonio Tabucchi, Susanne Linke, Urs Dietrich, Bob Wilson, Luciana Savignano, Paco Decina, Igor Mitoraj e strutture come il festival La Versiliana, l’Istituto Internazionale Andrej Tarkovskij, Fabbrica Europa, Rencontres Chorégraphiques Internationales de Bagnolet Seine Saint Denis, Small Theatre/NCA e Ambasciata d’Italia a Yerevan (Armenia). Nella proposta della compagnia trovano spazio performance inclusive, realizzate da artisti abili e non che lavorano insieme all’interno di un processo formativo e creativo multidisciplinare teso allo sviluppo di un linguaggio artistico altamente fruibile. Gli obiettivi principali sono la formazione, l’audience development e la mobilità internazionale degli artisti e delle organizzazioni, intenti che vengono perseguiti attraverso workshop, laboratori internazionali, residenze creative e spettacoli.

Info

www.teatroflorida.it

cantiere.florida@elsinor.net / prenotazioni@teatroflorida.it

  • 39 055 71 35 357 / + 39 055 71 30 664

Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111 Rosso, 50143 Firenze


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