Dal 19 al 21 aprile al Teatro San Babila la Compagnia della Corona porterà in scena La famiglia Addams – Musical d’altri tempi (www.lafamigliaaddams.it).
“Perché viva o morta una famiglia… è sempre una famiglia.”
Note di regia Salvatore Sito
Ed è proprio in questa frase che risiede il cuore della nostra vicenda: la famiglia. La famiglia con le sue contraddizioni, i suoi segreti, i suoi obblighi morali ed i suoi numerosi percorsi, gli intrecci, le paure, i suoi vuoti, le certezze e le sue insicurezze.
La famiglia come luogo sicuro che prima accoglie e poi protegge, la famiglia che sa passare attraverso l’oscurità affinché possa diventare più forte.
Una famiglia dove la provenienza, la forma, l’aspetto, il colore (attenzione, purché non si tratti del giallo!) non hanno alcuna rilevanza. Una famiglia allo stesso tempo antica e moderna, che sa raccontare quanto sia normale essere diversi.
Mi piacerebbe dunque che il nostro stesso pubblico, ispirato dal messaggio lanciato dai nostri personaggi, possa osservare la diversità in cui si trova immerso e sentirsi esso stesso parte di una grande famiglia, quella del teatro.
Così ho immaginato di ricreare una tipica situazione di condivisione familiare: stare seduti insieme davanti alla televisione.
A tal proposito ho voluto inquadrare la scena in uno schermo d’altri tempi. L’intero allestimento infatti, dalle scene ai costumi, è ispirato alla celebre serie televisiva degli anni ’60, rigorosamente in bianco e nero.
Una situazione familiare, allo scopo di mescolare l’oscuro al vero, l’ambiente gotico al sottotesto romantico che pervade il percorso di tutti i personaggi: l’amore per il proprio fidanzato\a, per la propria moglie\marito, per i propri figli, per i propri nipoti, per la luna, per la propria famiglia.
L’amore come motore necessario ad attraversare l’oscurità ed uscirne migliori.
Perché “La famiglia Addams” ci permette di raccontare, col sorriso, che l’oscurità fa parte della vita.
Che non è possibile vedere la luce senza conoscere l’ombra. Che è necessario “abbracciare l’oscuro della disperazione affinché il mondo abbia senso”.
Salvatore Sito
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Comunicato Stampa: Ufficio Stampa Teatro San Babila