Lazza GQ
Lazza foto di Mattia Guolo

Lazza è il “Men of the year” su GQ Italia


L’artista musicale dell’anno per GQ Italia è Jacopo Lazzarini, in arte Lazza. Il nome più interessante dell’attuale scena rap italiana è il protagonista della nuova cover di GQ Italia dedicata ai Men of The Year, l’iniziativa globale che celebra le personalità più influenti del mondo della musica, del cinema, dello sport e dell’intrattenimento.

Per il rapper milanese il 2024 è stato un anno senza precedenti: oltre al compimento dei suoi primi trent’anni e alla pubblicazione, lo scorso 20 settembre, del suo quarto disco ufficiale Locura – che gli è già valso un doppio disco di platino – da poche settimane è anche diventato papà. Un anno da record che anticipa i grandi progetti del 2025: il 6 gennaio partirà da Mantova il suo tour nei palazzetti, già sold out e la scorsa notte, a sorpresa, ha pubblicato il suo nuovo singolo: OuverFOURe.

Nel corso di questo mese, GQ Italia ha svelato i Men of The Year del 2024, che saranno i protagonisti di un red carpet party il 28 novembre a Milano. Un appuntamento, giunto alla sua terza edizione, tra i più attesi del menswear in Italia: una consacrazione della moda e della cultura contemporanea, che riunirà artisti, sportivi e icone di stile in una serata speciale insieme alla comunità di GQ. 

QUOTES

Sul percorso artistico:

«Non ho fatto la musica per cercare il successo. Volevo semplicemente dire delle cose e alla fine la musica è il mezzo più facile che ho trovato per esprimerle. Attraverso di lei raggiungo una profondità che non ritrovo spesso con il semplice dialogo».

Sul nuovo album:

«Il disco è un po’ in contrasto con questo momento, perché alla fine parla di tutti gli aspetti – non solo negativi – della fama, del tritacarne in cui sono finito. A un certo punto diventi un trofeo da esporre a tutti i costi, anche nelle situazioni più intime e nei momenti “no” che tutti abbiamo».

«Mi rendo proprio conto che oggi chi mi sente e grida al pop, forse lo fa senza capire effettivamente di cosa stia parlando. Per me il pop è un’altra roba, nasce già orecchiabile, è per antonomasia più adatto a tutti. Per me il pop è “Marco se n’è andato e non ritorna più”, che è una roba seria e fighissima, mega rispetto per Laura Pausini – è anche nel mio disco – però è una roba oggettivamente distante anni luce dal mio modo di fare musica. Il problema è che oggi la gente tende a etichettare la musica. E a decidere se gli piaccia o meno ancora prima di averla ascoltata».

Sui progetti futuri:

«Mi gaserebbe fare robe con Future, ma anche con Rosalia, Nathy Peluso. Ho quest’idea di fare un progetto club che mi bussa in testa da un po’, magari a una certa si incastra tutto ed esce come dico io. Non mi voglio chiudere le porte, mi voglio godere le cose positive della mia situazione»

«Sto crescendo. Mi sembrava doveroso essere anche altro rispetto a quello che fa il brano che mette al centro solo l’ego trip da rapper. Che poi, oh, continua a piacermi fare quella roba, eh»

L’intervista completa è disponibile sul numero di GQ in edicola dal 26 novembre e sul sito gq.it.

Giornalista: Tommaso Naccari

Fotografo: Mattia Guolo

Styling: Simone Furlan

Fashion Credits:

  • Cover Look: Abiti Fendi bracciali e anelli Tiffany & Co., orologio Audemars Piguet

Comunicato Stampa: Marta Romanati


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